2009

Brescia, Iachini: “Corioni ha ribadito la stima nei miei confronti. La strada è ancora lunga”

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Giuseppe Iachini non vuole che il suo Brescia venga condizionato dai fattori esterni.
Prima della partenza per Lecce, il tecnico delle Rondinelle ha anche parlato delle dichiarazioni del presidente Corioni: “Il presidente era dispiaciuto: già  mi aveva fatto arrivare qualche messaggio, prima di incontrarmi – ha detto Iachini – . Nel colloquio che abbiamo avuto Corioni mi ha voluto ribadire questa stima, personalmente. Non ce n’era bisogno. Mi sarei scomposto se avessi capito che c’era un problema alla radice. Se avessi pensato che non ero considerato un allenatore capace di valorizzare il patrimonio umano della squadra. Invece ero tranquillo. Le parole del presidente andavano evidentemente in un’altra direzione. E va precisata una cosa: Corioni parla sempre dopo le partite. Non mi ha mai detto qualcosa prima. Se hai Diamanti, Kone, Taddei, in una categoria che richiede qualità , cerchi una soluzione che li valorizzi. Noi comunque non siamo rigidi, a livello tattico, e l’abbiamo dimostrato cambiando pelle più volte. Non ci sono regole fisse e immutabili. Sappiamo adattarci alla diverse caratteristiche degli avversari. Questo bisogna fare, senza farci condizionare troppo dai risultati che spesso sono frutto di variabili impossibili da calcolare. Non prevedo stravolgimenti di modulo, rispetto alla gara con l’Udinese. Andiamo avanti, cercando di ritrovare i punti. Le cose possono andare di volta in volta bene o male, ma serve uno sguardo più ampio: se escludiamo l’esordio a Parma, nelle prime giornate rischiavamo di più e facevamo gol. Nelle ultime abbiamo rischiato pochissimo, ma non abbiamo centrato il bersaglio. Errori che si pagano. L’ho detto alla squadra: a Lecce dobbiamo fare qualcosa di più. Dobbiamo essere più furbi, determinati, cinici in fase offensiva. La fiducia deve esserci: la squadra esprime un calcio apprezzabile ed è in buone condizioni psicofisiche. Non vedo problematiche particolari. Abbiamo appena iniziato, la strada è ancora lunga, ma è chiaro che questa è una partita che deve dire e deve dare. Noi dobbiamo avvicinarci il più possibile alla perfezione contro un Lecce quadrato, organizzato, guidato da un tecnico bravo come De Canio. Il Lecce ha sfiorato la vittoria a Palermo, ha uomini e schemi per fare ottime cose. Noi, dal canto nostro, abbiamo l’autostima che deriva dalle nostre prestazioni. Per tornare a fare punti dobbiamo semplicemente diventare più pratici e fare gol quando capita l’opportunità  giusta.”

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