Brescia, De Maio: "Con Grosseto sarà guerra" - Calcio News 24
Connettiti con noi

2012

Brescia, De Maio: “Con Grosseto sarà guerra”

Avatar di Redazione CalcioNews24

Pubblicato

su

de maio ifa

GROSSETO BRESCIA DE MAIO – Non sarà facile per il Brescia affrontare il Grosseto, non lo sarà anche per Sebastien De Maio, che nella passata stagione rimediò un espulsione nella gara con i maremmani per aver alzato la voce dopo l’insulto ricevuto da Nando Sforzini, che ritroverà nuovamente da avversario. Intervistato da BresciaOggi, il difensore delle rondinelle ha presentato la gara.

Se la sentirà, visto quello che è successo l’anno scorso, di salutare Sforzini?

Ho giocato due volte a Grosseto. Due partite con tante botte. Lì si fa la guerra. Una guerra difficile da vincere.

E Sforzini…

Per me è un capitolo chiuso.

Talmente chiuso da stringergli la mano?

Mi considero un ragazzo intelligente, dunque non avrò problemi a stringergli la mano. Non si toglie mai a nessuno il saluto. Spero che anche Sforzini sia intelligente.

Pronti ad andare in guerra?

Prontissimi a fare la guerra, ma giocando come siamo capaci di giocare. Calori ci ha già fatto vedere il filmato di quella partita. Ma soprattutto sarà una guerra da vincere per continuare a tenere la rotta.

Il Brescia si presenterà a Grosseto con sette diffidati, compreso De Maio. Può influire sul comportamento in campo visto che fra una settimana ci sarà lo scontro con il Verona?

Spero che non influisca sul modo di stare in campo. Non deve influire perché non giochiamo con il Verona, ma con il Grosseto. È ovvio che tutti noi sette dovremo fare molta attenzione per evitare il cartellino giallo.

Brescia: una sola sconfitta nelle ultime dodici partite con qualche pareggio di troppo. Indispensabile forzare per evitare che i play off vengano cancellati?

Un pareggio è sempre meglio di una sconfitta. Il rischio di correre per niente però c’è. Per scongiurarlo bisogna crescere ancora e comportarci come nelle ultime partite.

Difesa tre o a quattro? De Maio cosa sceglie?

Per me cambia poco o niente. Ho iniziato a giocare al calcio, in Francia, come difensore in una difesa a 4.Ma mi trovo bene anche nel modulo a tre.

Un tiro da bomber di razza verso la porta del Sassuolo. Il gol è vicino?

Riesco ad essere più pericoloso nell’area avversaria. Mi manca, come sostiene Calori, un po’ di cattiveria al momento di battere a rete, ma anche su questo sto lavorando.