2020
Brescia, Cellino non vuole giocare. E per la salvezza serve un mezzo miracolo
Brescia, Cellino non vuole più giocare questa stagione. E per la salvezza serve un mezzo miracolo, sempre se si tornerà in campo
Si ripartirà. O no. I dubbi, come è giusto che sia, sono davvero tanti. Le decisioni che verranno prese dai presidente delle squadre, dalla Lega e dalle Federazioni, porteranno sicuramente ad uno scontro. Sul fronte compatto del no c’è anche Massimo Cellino e il suo Brescia. Il presidente lo ha ribadito più volte, le Rondinelle non vogliono più scendere in campo. Ma bisognerà fare i conti anche con un’eventuale ripartenza.
LA SITUAZIONE – Cellino ha sempre ribadito la sua volontà di non scendere più in campo, la città di Brescia è una delle più colpite dall’emergenza coronavirus. Un ragionamento che inevitabilmente farà discutere, ma che non può fare nessuna piega.
Il numero uno del club, in passato, è stato ampiamente criticato dalla tifoseria. Non questa volta, i morti e il senso di impotenza hanno cambiato anche la visione della vita, soprattutto dalle parti della Lombardia. E poi c’è l’incertezza delle date, che rischia davvero di portare ulteriore caos all’interno dei club e dei vari consigli di Lega.
SALVEZZA (IM)POSSIBILE – Ad ogni modo il Brescia dovrà fare inevitabilmente i conti con la ripresa del campionato e di conseguenza con l’obiettivo salvezza, ad oggi praticamente impossibile. Tra recuperi, calendari e sconfitte, serve davvero un mezzo miracolo alla squadra di Lopez per rimanere nella massima serie.
Non solo per i punti, ma il morale e la linea dettata da Cellino rischiano di scrivere la parola fine ancor prima di scendere nuovamente in campo. Il numero uno delle Rondinelle non sembra avere problemi a ripartire nuovamente dalla serie B, la retrocessione sembra essere un’idea sempre più concreta in casa Brescia. Ripartire sarà difficile, ma Mario Balotelli e compagni dovranno fare i conti con quanto fatto fino ad oggi. Sempre se si riuscirà a giocare.