Brescia, Calori: “Futuro? A fine stagione parlerò col club”

Il tecnico del Brescia, Alessandro Calori, ha analizzato così ai microfoni di “Sky Sport” il pareggio esterno contro il Bari per 2-2: “Nel primo tempo abbiamo fatto buone giocate. Abbiamo preso un gol evitabile. Nel secondo tempo siamo stati attendisti ed abbiamo perso quella brillantezza e freschezza, in questo periodo ci può stare. Nelle difficoltà del secondo tempo siamo anche stati bravi a non perdere, altrimenti queste gare rischi poi di perderle ingenuamente. Abbiamo puntato sul possesso palla ed abbiamo puntato la profondità con Piovaccari ed El Kaddouri. Per non cambiare più uomini e modulo fino alla fine stiamo provando a tenere duro. Ho la disponibilità da parte dei giocatori, chiaramente manca la freschezza per attaccare con tanti uomini. Oggi ha trovato il gol Budel. Questo è dettato dalla condizione, ma soprattutto quando ti sforzi a creare un obiettivo che però per noi sulla carta è difficilissimo. Diventa uno sforzo mentale e fisico che va oltre quello che puoi fare, ma spiegarlo al pubblico diventa impossibile”.

Parlando poi in merito al suo futuro, risponde: “A fine anno parleremo con la società, ed assieme prenderemo una decisione serenamente, valutando le varie situazioni”.

Sugli obiettivi da raggiungere e le aspettative superate: “Quando parti da un progetto del genere, sai che spesso con i giovani ci vuole pazienza. Devi aspettare che crescano e che sbaglino. La fretta è sempre incombente in questo ambiente, soprattutto se non arrivano i risultati. Tutti vorrebbero tutto subito, questo non è possibile. Oggi è entrato un altro ’94 interessante, ma non puoi dargli responsabilità in un contesto del genere dove si condanna il primo errore. Questi giovani devono essere tutti giocatori importanti, come Insigne, Verratti ed Immobile al Pescara”.

Su quali erano gli obiettivi al suo arrivo: “Io quando sono arrivato, mi è stata chiesta la salvezza, subito. Siamo arrivati poi ad un passo dai play-off. Arriva poi un momento dove devi tirare il fiato per un piccolo calo psicologico e mentale, ma devi saper ripartire. Abbiamo scritto una piccola pagina di storia nei cento anni del Brescia”.