2013

Brasile, Scolari: «Potrei allenare in Italia in futuro»

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Il ct della Seleçao ha aperto ad un suo approdo in Italia e parlato del campionato italiano.

BRASILE SCOLARI – Uno dei principali campionati da tenere sott’occhio per Felipe Scolari è inevitabilmente quello italiano, visti i talenti nel giro della Seleçao da osservare e seguire con attenzione. Lo ha ammesso lo stesso commissario tecnico del Brasile nell’intervista rilasciata ai microfoni del “Corriere dello Sport”: «Vedo le partite di tutti i campionati europei che trasmettono in tv, soprattutto quelle del vostro perché ci sono molti brasiliani e voglio osservare le loro prestazioni, capire come giocano e se sono in forma. Guardando la Serie A si possono però apprendere anche le novità tattiche proposte dalle vostre squadre».

E proprio a proposito della Serie A, Scolari ha spiegato: «In questo momento non si può dire che ci sia una sola favorita. La Roma sta facendo grandi cose ed è prima, ma la Juventus e il Napoli hanno le stesse chances di vincere. Ho visto molte delle partite dei giallorossi e mi sono piaciuti. Mi ha impressionato il sistema tattico usato dall’allenatore per mettere in campo la squadra e il comportamento dei giocatori. Hanno fatto cose incredibili, ma da adesso in poi la Roma inizierà ad incontrare le vere difficoltà perchè, se fino a poche settimane fa era una piccola sorpresa, ora non lo sarà più. Tutto il mondo aspetterà i giallorossi e saprà come affrontarli».

Il ct brasiliano ha poi commentato la convocazione di Robinho e il momento di Hernanes, Kakà e Maicon: «Robinho è in forma e la sua qualità, la sua tecnica e la sua allegria possono esserci utili. Era arrivato il momento di convocarlo e osservarlo da vicino per capire se può essere importante per il Mondiale. Hernanes ha uno stile di gioco importante per il Brasile, specie in certe situazioni. E’ vero che alcune volte in Italia non viene utilizzato, ma per noi, lo ripeto, può essere determinante. Se giocherà nella Lazio, sarà utile anche per noi. Sono felice della scelta di Kakà di indossare di nuovo la maglia di un club che gli offre la possibilità di tornare al 100 per cento. E’ la situazione giusta per lui: sto guardando tutte le partite dei rossoneri e di Kakà perché c’è la possibilità che in futuro possa convocarlo. Ancora non ho preso una decisione in tal senso, ma è positivo per Ricardo giocare in una grande società come il Milan. Può tornare al top. Maicon? A Manchester prima ha avuto un paio di infortuni e poi ha fronteggiato situazioni che non gli permettevano di scendere in campo con continuità. La sua decisione di andare alla Roma è stata ottima: lì può dimostrare le sue qualità e ha più possibilità di essere convocato dal Brasile».

A proposito di campioni, Scolari ha poi parlato di Francesco Totti: «A me Totti piace molto. Gioca bene, ha una qualità insuperabile e una grande identificazione con la Roma. Il suo amore per questa squadra è incredibile e noi brasiliani diamo una notevole importanza a certi legami. Se fosse brasiliano avrebbe grandi possibilità di essere convocato, ma ha la fortuna di poter far parte di una nazionale fantastica e spettacolare. Chi gioca nell’Italia potrebbe giocare anche nel Brasile. Lo dico con certezza perché anche la vostra è una squadra forte».

Inevitabile il salto poi alla Nazionale italiana:  «L’Italia è una delle principali candidate a vincere il titolo in Brasile. A me Prandelli piace, sia come allenatore sia come persona. Siamo legati da una bella amicizia fuori del campo e ogni tanto ci sentiamo. Come tecnico dell’Italia ha fatto un eccezionale lavoro di rinnovamento dal punto di vista tattico e dello spirito. Per questo nutro ammirazione nei suoi confronti. Il centrocampo dell’Italia gioca molto bene la palla e ha elementi capaci di sviluppare, con passaggi lunghi o corti, un calcio spettacolare. Pirlo? In tutto il mondo ci sono calciatori che sono una spanna sopra gli altri. Pirlo è uno di quelli che “segnano” un’epoca per la sua qualità, per come tratta la palla e per la sua abilità nel trovare sempre sul campo la posizione giusta. Giocherebbe in qualsiasi squadra e in qualsiasi campionato: in Italia, in Brasile, in Germania e in Inghilterra tutti vorrebbero Pirlo e lui farebbe la differenza ovunque».

Su Balotelli e le questioni in casa Milan, invece: «E’ un giocatore molto buono, forte fisicamente e tecnicamente. E’ dotato di ottima qualità e vicino alla porta è capace di grandi giocate. Per l’Italia è indispensabile e contro di noi la scorsa estate ha fatto molto bene. Balotelli è un giocatore di personalità e Cesare sa quando c’è bisogno di dargli un appoggio e quando invece deve comportarsi in un altro modo.  Ho una bella amicizia anche con Massimiliano Allegri che da anni sta facendo un buon lavoro al Milan. I rossoneri stanno attraversando un momento difficile, ma credo che con le sue capacità e il suo lavoro Allegri riuscirà a migliorare la situazione. Il Milan tornerà dove merita di stare».

Infine, sulle possibilità di vederlo in Italia Scolari ha precisato: «Sì, forse un giorno allenerò in Italia. Adesso dobbiamo giocare il Mondiale, poi in estate terminerà il mio contratto e vedremo. Certo l’Italia è una meta appetita per ogni allenatore di qualsiasi nazionalità: tutti vorrebbero lavorare da voi. Sono stato in Italia nel 2002 per parlare con i dirigenti della Federazione. C’era la possibilità che diventassi l’allenatore della vostra nazionale, ma poi andai in Portogallo. No, con il Milan non c’erano le condizioni per definire l’accordo».

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