2013
Botafogo, Seedorf: «Che fatica giocare e allenare!»
BOTAFOGO SEEDORF – In attesa di poter ottenere i frutti del proprio lavoro intenso, magari ottenendo il ruolo di guida tecnica del suo Milan, Clarence Seedorf racconta proprio i mesi trascorsi tra il campo, in cui continua a indossare la maglia del Botafogo, e le classi in cui seguiva le lezioni per ottenere il patentino di allenatore. Il centrocampista olandese, come si legge stamani sulla Gazzetta dello Sport, ha sacrificato anche tante ore di sonno per mettersi al passo dei suoi futuri colleghi.
DORMIVO POCO – «Dopo 14 anni in Italia, in Olanda quasi non conosco più nessuno al di fuori di famiglia e amici stretti – ha esordito Seedorf – . E’ stato un anno particolarmente impegnativo, durante il quale ha dovuto far convivere il lavoro di giocatore con quello di allievo-allenatore. Mi alzavo alle 7 per andare ad allenarmi, dormendo 5 ore a notte. Però quando una cosa ti coinvolge completamente non senti la fatica. E’ vero che è diverso allenare o giocare e che non è detto che un grande giocatore sarà un grande tecnico, ma ognuno ha la sua storia e il suo percorso: io a 16 anni sono stato il più giovane a esordire nell’Ajax».