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Borussia Dortmund-Chelsea, la bellezza del calcio fluido

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Tutto sulla gara d’andata degli ottavi di finale di Champions League tra Borussia Dortmund e Chelsea. I dettagli

Una bellissima partita di Champions League. Borussia Dortmund-Chelsea è stato uno spettacolo in tutto, dal tifo sugli spalti ai 90 minuti più recupero che hanno determinato una situazione di minimo vantaggio per i tedeschi. Tutti i risultati possibili avrebbero avuto un senso, una logica: perché di occasioni ce ne sono state tante per entrambi. E la dimostrazione che la gara avrebbe potuto avere ogni tipo di destino sta proprio nella circostanza che ha deciso il match. Il Borussia è andato infatti a colpire con un’accelerazione di Adeyemi proprio nel momento contrario rispetto all’inerzia maturata nella prima ora, che vedeva i tedeschi giocare un calcio veloce ed aggressivo e i britannici ripartire con le loro frecce. É come se il Dortmund avesse sottratto l’idea ai Blues, ma non per strategia, semmai per immediatezza. Perché quando si gioca un calcio a ritmi intensi, non è possibile altro se non la capacità di risposta rapida. Non si vince perché si impone un modello di gioco, questo sembra la lezione della partita di ieri, ma vi si riesce perché oltre a proporne uno se ne sa interpretare tanti altri.

Se volete dargli la connotazione in voga in questi tempi, usiamo pure la categoria di fluidità, a patto che non si pensi che sia nata in questi giorni. Le grandi squadre sanno essere così, è una loro forma d’identità, propongono un’idea forte ma sanno stare anche dentro altri discorsi, capendo come trovare un adattamento. In Italia si scambia questo, troppo spesso, per atteggiamento difensivo. In realtà, è l’esatto contrario: significa sapere organizzare nuove forme offensive nei momenti di difficoltà. Che è prevedibile esistano e non in pochi momenti in una gara dai valori simili, come sono in questo momento Borussia e Chelsea, la terza in Bundesliga contro una formazione in crisi in Premier e non paia un accostamento strano, l’equilibrio lo si è visto tutto in campo.

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