2020
Borussia Dortmund Bayern Monaco: cosa è mancato alla squadra di Favre
Borussia Dortmund Bayern Monaco: i bavaresi hanno vinto “Der Klassiker” mettendosi mezzo Meisterschale in tasca
Il Bayern Monaco mette le mani sull’ottavo titolo consecutivo, vincendo per 1-0 al Signal Iduna Park. Tanto amaro in bocca sia per Favre che per chi sperava di vedere un campionato combattuto fino alla fine, a maggior ragione in un periodo in cui è solo la Bundesliga a scendere in campo. I bavaresi hanno invece centrato l’ennesima vittoria: da quando Flick è l’allenatore, il Bayern Monaco è letteralmente incontenibile. Solo il Lipsia nel 2020 ha fermato la loro marcia, pareggiando all’Allianz Arena.
Le differenze tra le due squadre
Borussia Dortmund e Bayern sono scesi in campo con praticamente l’undici tipo delle due precedenti partite. L’unico cambiamento consiste nella mediana degli ospiti, visto che Goretzka ha sostituito l’infortunato Thiago Alcantara al fianco di Kimmich. Le due squadre hanno un atteggiamento difensivo abbastanza diverso: il Bayern Monaco è più intenso senza palla, vuole recuperare il possesso in avanti avanti e impedire ai rivali di palleggiare in modo pulito. Al contrario, il Dortmund opta per un baricentro più prudente, lasciando supremazia territoriale agli avversari e difendendosi nella propria metà campo con un 541 piuttosto accorto. Anche contro avversari più modesti, è raro che la squadra di Favre esasperi il pressing offensivo, si preferisce anzi restare più bassi. Si utilizza questo stile per essere più efficaci nelle ripartenze lunghe, sfruttando i grandi velocisti presenti in rosa.
Il gol di Kimmich è senza dubbio una prodezza individuale, ma è anche conseguenza dei principi tattici della squadra di Flick. Pochi secondi prima di andare al tiro, il centrocampista intercetta un passaggio per Haaland nella trequarti avversaria, stroncando sul nascere – in una posizione altissima del campo – una ripartenza del Bvb. Da quando Flick siede sulla panchina del Bayern, i bavaresi sono migliorati molto nelle transizioni difensive, che con Kovac erano un grosso punto debole. Pur giocando con tanti uomini offensivi, la squadra è intensa e corta a palla persa, riesce a riaggredire bene. Kimmich ha fatto netto un salto di qualità in questo aspetto, ha grandi letture difensive nel leggere in anticipo la giocata.
L’intercetto di Kimmich pochi secondi prima del gol. Bayern altissimo e Dortmund schiacciato indietro. Da notare la posizione dei due difensori centrali.
Per quanto il Bvb sia piuttosto attento e compatto nella difesa di posizione, gli ospiti riescono a trovare qualche ricezione tra le linee grazie a un ottimo movimento senza palla dei giocatori offensivi, i quali svariano su tutto il fronte. L’obiettivo è quello di sovraccaricare la zona destra del campo, in cui Coman, combinando con Muller e Gnabry (i due si sono scambiati più volte di posizione), crea diversi spazi. Pavard (il terzino), resta invece in una zona del campo più bloccata, quasi da terzo di difesa. Senza la classe di Thiago Alcantara, il Bayern ha avuto comunque più difficoltà del solito nel perforare il blocco centrale dei rivali. Ciò ha portato a diversi problemi senza palla.
Come Favre voleva far male
Quando il Borussia Dortmund recupera il possesso, anche in zone arretrate del campo, riesce infatti a risalire velocemente. I giocatori sono veloci ad accompagnare l’azione, con il Bayern che spesso si trova scoperto visto che attacca con tanti uomini sopra la linea della palla. I padroni di casa cercano quindi di sfruttare queste situazioni, riuscendo trovare tanti spazi in profondità. Purtroppo per Favre, nonostante la tanta qualità presente sul rettangolo di gioco, il Borussia Dortmund effettua parecchi errori tecnici in situazioni di campo aperto. In tante circostanze, dopo aver trovato l’uomo tra le linee, basta azzeccare il passaggio per mandare il compagno in porta, ma i calciatori del Bvb sono molto imprecisi. Brandt, che nelle due gare precedenti aveva fatto la differenza, si è distinto per un primo tempo altamente negativo nella rifinitura (tant’è che Favre lo toglie alla fine della prima frazione).
Nell’azione sopra, il Bayern Monaco su fa bucare centralmente. C’è Haaland che attacca la profondità in mezzo ai due difensori, mentre a destra Hakimi si invola verso la porta. L’ex Bayer, però, sbaglia scelta ed esecuzione, servendo (male) il norvegese sull’esterno. Ripartenza sfumata.
In un’altra occasione, si defila bene largo a destra: nonostante sia nominalmente trequartista sinistro, gode di tanta libertà tattica, si muove a tutto campo. Il Borussia Dortmund lo trova bene sul lato debole, con Bayern Monaco che non riesce a scivolare su di lui. Al centro dell’area ci sono due giocatori liberissimi, Brandt può crossare senza pressione. L’ex Bayer sbaglia però anche questa volta il passaggio, vanificando una potenziale enorme occasione da rete con il Bayern piazzato male.
Il Borussia cambia bene l’azione da sinistra verso destra, trovando il Bayern scoperto. Ma Brandt sbaglia la misura del passaggio.
La situazione della slide sopra è uno dei pattern tattici della prima frazione. Il Borussia Dortmund tiene infatti i quinti (Hakimi e Guerreiro) molto alti, nella volontà di allargare il gioco. Il Bayern Monaco ha tante difficoltà nel coprire l’ampiezza nei primi 45′. Non sempre è particolarmente efficace nel pressing in zona palla, di conseguenza i giocatori del Bvb riescono tante volte a cambiare il campo sul lato debole, dove i bavaresi sono particolarmente scoperti.
Delaney si rende protagonista di diversi cambi di gioco, così come in ogni ripartenza sia Guerreiro che Hakimi sono tempestivi nel ribaltare l’azione. L’intenzione è anche quella di sfruttare il corridoio tra Davies e Alaba, poiché il canadese si trova spesso molto alto. Le combinazioni tra Hakimi e Hazard su quel lato potevano fare la differenza, ma anche lì è mancata un po’ di accuratezza nei passaggi.
Un esempio lo troviamo qui sopra, con il Bayern che è poco intenso pressare Delaney. Il centrocampista riesce a lanciare sul lato debole dove Guerreiro può puntare Pavard. Da notare la posizione molto avanzata di Hakimi e Guerreiro, sulla stessa linea degli attaccanti. Come detto, lo scopo è quello di allargare l’azione.
Insomma, il BVB ha avuto tante potenziali occasioni, ma spesso è mancata la giusta precisione nella rifinitura. I difensori del Bayern si sono poi mostrati parecchio abili nei duelli individuali in campo aperto, soprattutto grazie a generose corse all’indietro che hanno consentito di recuperare parecchi metri. Oltre alle molte imprecisioni dei giocatori più tecnici del Bvb, anche Haaland ha gestito male diverse transizioni in campo aperto, con imperfezioni nel controllo di palla e nella corsa che hanno rallentato l’azione. Per il Bayern, è stato vitale chiudere in vantaggio un primo tempo in cui si è potenzialmente concesso tanto agli avversari.
Nella ripresa, il Bayern si chiude
L’andamento del match è cambiato molto nel corso della ripresa. Gli ospiti abbassano via via il baricentro, lasciando impostare il Borussia Dortmund con meno pressione e difendendosi con un blocco molto più basso rispetto al primo tempo. Soprattutto nel finale di gara, in cui si barricano nella propria trequarti. Il Bvb ha così più supremazia territoriale, ma di conseguenza deve attaccare in spazi molto più stretti.
La pericolosità dei gialloneri è abbastanza scemata per essenzialmente due ragioni. Prima di tutto, il Bayern Monaco difende alla grande la propria porta grazie a uno scaglionamento molto compatto che non lascia varchi. Inoltre, e ciò si accentua dopo l’uscita di Haaland per infortunio, il Bvb ha poca presenza offensiva in area. Col centro ben coperto, i padroni di casa sono costretti ad allargare il gioco, ma non hanno poi in mezzo saltatori di livello per raccogliere il cross. Il Bayern ha così vita facile nel proteggere l’area di rigore, con il prolungato palleggio del Dortmund che si rivela sterile. L’ingresso di Sancho per Brandt non svolta la situazione, anzi il talento inglese sembra ancora abbastanza in difficoltà fisica. Anzi, nella ripresa sono i bavaresi che vanno più volte vicini al raddoppio, trovando tanti spazi in campo aperto e sfiorando più volte il secondo gol.
Il Dortmund allarga il gioco su Hakimi, ma il Bayern è compattissimo dentro l’area. Perisic forma una linea a 5, mentre Goretzka e Kimmich proteggono bene il centro. Il Dortmund non ha saltatori in mezzo, ci sono pochi presupposti per rendersi pericolosi.
Favre dice probabilmente addio al campionato, e lo fa in una gara molto amara da analizzare per un allenatore. Non si è sbagliato molto tatticamente ma c’è stata davvero troppa imprecisione tecnica nel primo tempo, soprattutto da parte dei giocatori di più estro. Al contrario, il Bayern – che con Flick ha totalmente svoltato – ha mostrato il solito cinismo, con una solidità da grande squadra nella ripresa. E’ esattamente quello che fa vincere i titoli.