2015

B. Valero: «Fiorentina a vita. Montella…»

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Il centrocampista vuole chiudere la carriera in viola

Cresce l’attesa per la trasferta di Londra in casa Fiorentina, dove ci si sta preparando al match di Europa League contro il Tottenham. Intervenuto ai microfoni di Tuttosport, Borja Valero ha fatto il punto della situazione: «Stiamo bene, la forza del gruppo è una delle nostre armi principali. In campionato stiamo attraversando davvero un bel momento, la classifica è tornata a essere interessante dopo un inizio di stagione un po’ così. E’ una partita molto attesa dai nostri tifosi, ma io e miei compagni siamo e dobbiamo restare tranquilli», ha dichiarato il centrocampista, che considera un vantaggio avere in rosa otto giocatori, compreso lui, che hanno già giocato in Inghilterra, dove il calcio è più fisico e veloce.

GLI SPURS – Il calciatore spagnolo ha parlato poi degli avversari, partendo dall’allenatore Pochettino: «L’ho affrontato quando ero in Spagna, già allora ne parlavano tutti bene, i risultati sembrano dargli ragione. Harry Kane? E’ un attaccante veramente forte ma lo è anche tutta la sua squadra. Ci sono giocatori di qualità come Lamela che peraltro conosce bene il calcio italiano. Però la forza del nostro attacco non è da meno. Non ha fatto lo stesso numero di gol di Kane e Eriksen insieme (22, ndr) però nella Fiorentina segnano un po’ tutti, finora siamo già in 20. Una vera cooperativa. E questo è uno dei nostri punti di forza». 

COMPAGNI E AVVERSARI – Borja Valero, per nulla contrariato dalla partenza di Cuadrado, che ha portato in viola tanta altra qualità, ha parlato di alcuni compagni di squadra: «Salah? E’ un motorino. Come abbiamo aiutato Gomez? L’abbiamo sempre lasciato tranquillo. Rinnovare il contratto a Pizarro? Basta guardarlo giocare per avere la risposta». Dopo aver incoronato quello della Fiorentina il miglior centrocampo del campionato italiano, Borja Valero ha parlato di Paul Pogba: «Non è facile trovarne in giro di completi, però Pogba per qualità, forza ed età è davvero un grandissimo giocatore. Può far parte già adesso delle maggiori squadre d’Europa». A proposito di Juventus, c’è Alvaro Morata, suo connazionale, che è uscito dal guscio: «Le sue qualità erano note, altrimenti Real e Juve non ci avrebbero investito così tanto. La crisi nel nostro Paese ha spinto molti di noi a cambiare e in Italia abbiamo trovato più fiducia e stima».  

OBIETTIVI E FUTURO – Il centrocampista, che ha poi messo in guardia il Torino in vista della sfida contro l’Athletic Bilbao, ha approvato la decisione di Vincenzo Montella di risparmiarlo e gestirlo, ha parlato degli obiettivi sia con la Fiorentina che per il futuro: «Coppa Italia? La Juventus è la più forte, però io e i miei compagni abbiamo una grande voglia di giocarcela fino in fondo. Conquistare la finale è uno degli obiettivi. Terzo posto? Meglio non pronunciare più quella parola. Negli ultimi due anni se ne è parlato spesso a Firenze ma alla fine quel traguardo non è mai arrivato. Chiudere la carriera a Firenze? Dico di sì e non solo perché ho un contratto fino al 2019: a Firenze io e la mia famiglia, che verrà a fare il tifo a Londra, ci siamo sentiti da subito a casa. E questo è fondamentale. Puoi giocare male o bene ma se non stai “comodo” in una città diventa tutto più difficile». 

IL MISTER – E, infine, ha parlato degli scenari futuri di Vincenzo Montella, il cui eventuale addio a fine stagione lo sorprenderebbe molto: «Premesso che sarà una decisione sua e della società, sarebbe davvero strano vederlo in un’altra squadra. Mi dispiacerebbe. Abbiamo iniziato assieme a Firenze tre anni fa, io e tanti miei compagni sappiamo bene ormai cosa vuole. E poi abbiamo aperto un ciclo interessante: sarebbe un peccato interromperlo».

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