2017

Rivoluzione Juve: Del Piero studia da presidente, Exor ha già deciso?

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Il riavvicinamento di Del Piero al mondo Juve fa riflettere, vista anche la possibilità che Andrea Agnelli lasci la presidenza. Dopo Cardiff sarà rivoluzione? Intanto tutti gli indizi portano a Pinturicchio

Forse è soltanto un caso, o forse no. Resta il fatto che Alessandro Del Piero, dopo qualche anno di freddezza con il mondo Juve, è tornato in pista. Ed è sempre più presente intorno all’ambiente bianconero: si fa vedere vicino ai giocatori della Juve, nella casa della Juve (lo Juventus Stadium nella fattispecie, in occasione della Partita del Cuore), in trasferta con la Juve (la presenza vicino alle panchine per la gara contro la Roma, quella che poteva essere la partita Scudetto) e soprattutto comincia a parlare quasi sempre di Juve. Lo ha fatto anche oggi, non a caso a due giorni dalla finalissima di Champions League contro il Real Madrid, sulle pagine della Gazzetta dello Sport, trasmettendo un entusiasmo contagioso per la grande sfida di Cardiff. Chiaramente è impossibile che uno come Del Piero, legato da calciatore in maniera straordinariamente importante alla Juve, non parli della sua ex squadra e di una realtà con la quale ha condiviso un pezzo di vita. Ma è tornata un’armonia che, negli scorsi anni, era sempre mancata, anche e soprattutto per via di un rapporto tremendamente complicato con Andrea Agnelli. L’uomo che, a ragione o a torto (questione di punti di vista, ma i risultati hanno dato ragione al presidente), ha di fatto deciso il momento in cui Del Piero avrebbe dovuto lasciare la Juve. E ora? Le divergenze sono state momentaneamente appianate, perché Exor sta lavorando per fare in modo che Del Piero diventi il presidente della Juve.

TEMPI MATURI PER LA RIVOLUZIONE – La notizia non è di oggi, ma di ben due mesi fa e i motivi di una scelta così netta sarebbero tanti (qui i retroscena che riguardano il futuro di Andrea Agnelli). Più passano le settimane, più Del Piero viene accostato con insistenza ai colori bianconeri, per un cambio di rotta che sta diventando sempre più un’ipotesi concreta. Pinturicchio sarebbe la figura perfetta per il dopo Agnelli, perché incarnerebbe il prototipo del presidente perfetto: ingombrante al punto giusto, brillante, amato dai tifosi e rispettato dagli avversari, ma soprattutto autorevole. Quando Del Piero parla non esiste nessuno al mondo che non gli dia importanza. E per questo Exor sa che, per il futuro, può essere lui più di Nedved il centro di gravità permanente della Juve. Prima, però, c’è Cardiff. La vittoria della Champions League sarebbe l’ultimo regalo per Agnelli, la cui gestione è stata praticamente impeccabile sotto ogni punto di vista. Lo dicono i risultati. E, per una società per la quale «vincere non è importante, è l’unica cosa che conta», non è certo un fattore irrilevante.

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