2015
Bonucci: «Roma? Prova a turbarci, ma…»
Il difensore della Juventus lancia un messaggio ai giallorossi
Per essere la vera Juventus servono umiltà e fame, che sono mancate nelle ultime partite, nelle quali è emersa piuttosto un po’ di presunzione: è questo il pensiero di Leonardo Bonucci, che ai microfoni di Tuttosport ha analizzato il momento bianconero. C’è voglia di riscatto nella squadra di Massimiliano Allegri secondo il difensore, che ha provato a fornire le sue spiegazioni: «Non credo alla storia della pancia piena. Piuttosto è la consapevolezza di essere forti che, a volte, se non sei intelligente ti porta a essere un po’ presuntuoso. Dopodiché abbiamo dimostrato che quando giochiamo a mille, con l’umiltà e la fame, non ce n’è per nessuno. Martedì contro l’Inter, in quei primi 60’ da vera Juventus, gli avversari hanno fatto zero tiri in porta. Poi si è innescata la paura e, dopo il primo errore, ci siamo fatti prendere dall’ansia e dalla frenesia e abbiamo smesso di essere la vera Juve», ha dichiarato Bonucci, che ha escluso un problema fisico alla base della frenata e che con Conte non ci sarebbero state rimonte, perché «deve essere il calciatore a essere motivato a convinto dentro di sé».
MERCATO – La sfida contro il Napoli è dunque l’occasione per cancellare i recenti dubbi e per dimostrare la forza della Juventus, che non si fa destabilizzare dalle voci di mercato: «Non ne parliamo mai all’interno dello spogliatoio. Questa parentesi c’è da sempre, siamo tutti ragazzi intelligenti e non ci influenzano le voci o i discorsi su chi va e chi viene», ha spiegato Bonucci, che poi ha dribblato su Wesley Sneijder: «Io credo che a prescindere dal nome, chi arriva deve sapere che qui c’è un gruppo unito, fatto da brave persone e ci si deve entrare in punta di piedi, con la mentalità giusta, in modo che prevalga sempre il collettivo sul singolo».
POLEMICHE ARBITRALI – Bonucci continua a ricordare il gol segnato alla Roma, a proposito della quale lancia un messaggio: «Devono concentrarsi sulla forza della loro squadra. Perché la Roma è forte e deve focalizzarsi sulla sua forza e sulla convinzione di poter dare fastidio alla Juventus, senza perdere tempo a pensare a quello che è successo perché tanto il calcio va avanti e i punti indietro non glieli restituisce nessuno, come nessuno ci restituisce quelli che mancano a noi. Meglio caricarsi per la partita successiva piuttosto che recriminare», ha affermato il centrale, che ha glissato sull’episodi Juan Jesus-Chiellini e si è detto sicuro delle qualità degli arbitri italiani, che andrebbero aiutati durante la partita dai giocatori. Alla fine quella della Roma potrebbe essere “solo” una tattica: «Io penso che alla fine si attacchino a questo perché la Juventus non ha vinto, ma ha stravinto gli ultimi campionati, stabilendo dei record inarrivabili. Fare la corsa su di noi è dura e allora cercano di mischiare le carte: è un tentativo di destabilizzare la nostra sicurezza in noi stessi, aumentando la pressione. Ma si tratta comunque di persone intelligenti e a fine partita si può essere arrabbiati o frustrati e lasciarsi andare».
LEGAME – Bonucci, che durante le vacanze ha seguito i campionati stranieri, che ha detto di apprezzare per la voglia di giocare e vincere anche delle squadre più piccole, ha commentato la voce dell’interesse del Bayern Monaco nei suoi confronti: «Fa piacere, ma penso esclusivamente alla Juve. Tifoso Juventus? Certo, io lo sono sempre stato, fin da bambino. Per la Prima Comunione mia zia mi ha regalato la maglia blu con le stelle gialle della finale di Champions contro l’Ajax. La Juventus è sempre stata una parte di me».