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Bonucci: «CONTE la migliore scelta che potesse fare il NAPOLI; Juve, con Motta ci divertiremo. Futuro? Voglio ALLENARE»
Le parole di Leonardo Bonucci, ex difensore della Juve: «Napoli, Buongiorno è un grande colpo; Juve, Calafiori è un rimpianto»
Leonardo Bonucci, ospite ieri del Giffoni Film Festival, ha rilasciato una intervista al Mattino, dove ha parlato di Juve e dell’arrivo di Conte al Napoli. Di seguito le sue parole.
FUTURO – «Si spalancano per me le porte del centro tecnico federale. Voglio fare l’allenatore e voglio essere la sintesi dei migliori mister che mi hanno guidato. Conte è il primo tra questi. Con lui è stato amore».
INIZIO IN SALITA CON CONTE – «Colpa mia e di alcuni miei comportamenti. Quando ho smussato gli spigoli e ci siamo chiariti, Antonio è diventato l’opportunità professionale migliore che potesse capitarmi».
IN COSA É SPECIALE – «Sa tirare fuori il meglio dai suoi uomini, prima che calciatori. Pesca la migliore qualità e la trasforma in fuoco per il gruppo. È un martello, dà il massimo, ti spinge a fare altrettanto».
É IL FUORICLASSE DEL NAPOLI – «La scelta migliore che il presidente De Laurentiis potesse fare. Per quello che ho visto, al Napoli l’anno scorso è mancata la scintilla. Antonio porterà idee nuove, gioco, identità. Prima di tutto, però, porterà entusiasmo. È la botta di adrenalina: serviva ad un ambiente e ad un gruppo che vuole tornare a sognare. Il Napoli ha preso uno degli allenatori top al mondo, che insegna calcio e dà conoscenza. Insomma il Napoli può aprire un ciclo, come è capitato a noi alla Juventus».
BUONGIORNO – «Da difensore, dico che è il grande colpo. Ha il tempo, la cattiveria giusta, sa marcare, sa imporsi. Conte gli farà fare un ulteriore salto di qualità. Gli manca l’ultimo step per diventare un giocatore di caratura europea. A Napoli farà il percorso giusto e diventerà la risorsa della Nazionale per i prossimi anni».
EUROPEI – «Abbiamo visto partite noiose, ma è anche vero che i calendari calcistici sono sempre più fitti di impegni. Chi è arrivato in sovraccarico, ha poi pagato dazio nella competizione, in termini di ritmo, corsa e intensità».
SEMPRE TIFOSO DELLA JUVE – «Stare lontano dal bianconero per me non è possibile, perché fa parte della mia fede calcistica e della mia vita».
CALCIO SAUDITA O AMERICANO – «Migliaia di chilometri dall’Italia e dal nostro modo di vivere il gioco più bello. Non giudico i colleghi che hanno scelto di trasferirsi in Oriente, in Arabia o in America. È appunto una scelta e come tale va considerata e rispettata. È capitato anche a me di avere questa opportunità e ho detto no, perché ho scelto il sacro fuoco, la passione e le emozione che mi dava la Serie A».
CALAFIORI – «Da tifoso juventino, mi dispiace. È un giocatore diverso da Buongiorno: porta palla, si inserisce, Thiago Motta lo ha profondamente cambiato».
MOTTA – «Credo che ci farà divertire e che possa ritornare ai vertici in Italia e in Europa».
MESSAGGIO AI GIOVANI – «Lottare, non mollare, formarsi e allenarsi senza sosta al perseguimento del sogno. Tra il 2008 e il 2009, fallirono molte squadre e tra queste c’erano le mie (Treviso e Pisa, nda). Mi sono ritrovato per un anno intero senza soldi, ma non ho mollato. Noto che nel calcio di oggi i calciatori prendano tanti soldi e subito, anche quando sono giovani. Il mio consiglio, invece, è costruire su basi forti la propria carriera ma soprattutto la propria vita».
MARTUSCIELLO – «Ci siamo sentiti 3-4 giorni fa, era molto carico, conscio delle problematiche che esistono quando scendi della serie A per calciatori fuori budget o fuori progetto, ma è carico e pronto a questa avventura. È voglioso di riportare la Salernitana in Serie A. I tifosi e la società si meritano questo palcoscenico, così come la città. Quando ho giocato a Salerno, ho sempre sentito grande passione da fuori, e per chi scende in campo all’Arechi si avverte sempre una grandissima spinta da parte del pubblico».