2016
Bonucci: «Due mesi duri. Spagna, non è decisiva»
Il difensore dell’Italia, Bonucci, in conferenza da Coverciano parla del delicato momento vissuto in famiglia: «Più forte dopo quello che ho passato. Spagna? Morata diverrà un top»
Temi seri e non, testa al calcio giocato ma con una digressione sul delicato momento familiare vissuto nel corso degli ultimi mesi. Leonardo Bonucci parla di tutto nella conferenza stampa odierna dal centro sportivo di Coverciano per presentare la prossima Italia-Spagna, in programma allo Juventus Stadium giovedì sera e valevole come gara di qualificazione ai Mondiali 2018: «Incontreremo una Spagna diversa dall’Europeo, avrà voglia di riscatto e motivazioni diverse. Non sarà una partita decisiva, ma è una gara importante e dovremo fare una grande partita. La Spagna è ancora favorita, hanno i migliori giocatori in ogni reparto e dovremo giocare così come all’Europeo. Entrare allo Juventus Stadium mi dà sempre un’emozione particolare: lo sento mio e mi dà un’energia particolare».
IL CALCIO, LA COSA PIU’ IMPORTANTE DELLE COSE MENO IMPORTANTI – Prosegue Bonucci, parlando del momento delicato vissuto negli ultimi mesi con un pizzico di commozione: «Quello che ho passato negli ultimi due mesi mi ha dato una grossa forza, ringrazio mio figlio e mia moglie, sono stati momenti duri e abbiamo lottato insieme. Matteo mi ha trasmesso senza forza, così come Lorenzo e mia moglie, sono momenti della vita che ti fanno crescere e ti fanno vedere la reale importanza delle cose. Il calcio è importante, ma alcune critiche o discussioni, alcuni rimproveri o mugugni mi fanno capire che c’è sempre da migliorare, ma che l’importanza di ciò che ti accade nella vita è molto più fondamentale di un passaggio sbagliato. Quando stai bene con la testa e con il cuore puoi affrontare qualsiasi cosa».
DIFFERENZE CONTE – VENTURA – Infine, conclude: «La qualificazione diretta si conquista partita dopo partita, non bisogna fare punti solo con la Spagna, bisogna pensare gara dopo gara e cercare di vincerne il più possibile. Sappiamo di incontrare la migliore del girone, ma faremo la nostra partita. Conte-Ventura? Cambia qualcosa a livello di automatismi della squadra. Nel modo di fare calcio tra Conte e Ventura cambia poco. Entrambi cercano di far leva sui difetti degli avversari. Incontrare Morata sarà bello, nel giro di pochissimi anni diverrà tra i migliori attaccanti del mondo, ha qualità come calciatore e uomo di essere sul tetto del mondo in poco tempo. Sarà difficile da marcare ma ci metterò tutto me stesso, la Spagna verrà a Torino con la giusta dose di presunzione e umiltà, credo che loro ci rispettino e faranno una partita offensiva ma senza concedere troppi spazi e linee di passaggio.
BALOTELLI – Infine, la chiusura: «Balotelli? Le porte della Nazionale sono aperte a tutti, sta pensando come un adulto e lo si evince dalle sue dichiarazioni, quello che ha detto gli ha dato grandissima ammirazione, sta dimostrando che l’umiltà fa parte di lui e penso che ciò debba metterlo in campo sia in club sia quando tornerà in Nazionale, il Balotelli delle balotellate non serve nè a lui nè agli altri, è un consiglio che mi sento di dare visto che siamo cresciuti insieme, ha qualità infinite ma gli è mancata la consapevolezza che assumere determinati valori potevano portarlo in alto. Sin da quando eravamo piccoli ho portato Mario sotto braccio, ero il primo a tranquillizzarlo o altro, è sempre stata una persona al quale voglio bene».