Editoriale

Bonomi Presidente Lega Serie A? È l’Italia dei tecnici (non più degli allenatori)

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Potrebbe essere una giornata decisiva per eleggere il Presidente della Lega Serie A: il nome delle ultime ore è quello di Carlo Bonomi, ma restano molti dubbi

Sarà una giornata forse determinante per la Lega Serie A che potrebbe finalmente eleggere il nuovo Presidente, con spifferi convergenti sul nome di Carlo Bonomi. Il numero uno di Confindustria sarebbe pronto a raddoppiare il proprio impegno e così ereditare la poltrona di comando lasciata vacante dal dimissionario Dal Pino. Scongiurando il pericolo commissariamento e assestando al contempo un gancio alla Federazione e a Gabriele Gravina.

Conclusione possibile, ma per nulla scontata, anche perché la qualifica di “indipendente” richiesta dallo Statuto non aderisce del tutto con l’attività in Confindustria e con i regolari contatti con parecchi presidenti di Serie A. Serviranno almeno 14 voti per la fumata bianca ma anche la spaccatura tra i club potrebbe mettere a rischio la buona riuscita dell’operazione. Il nome di Bonomi è stato “sponsorizzato” caldamente da Paolo Scaroni e in generale dovrebbe accogliere il favore delle big, Inter e Juve su tutte, così come il blocco delle proprietà americane potrebbe, seppur con qualche perplessità, sostenerlo.

Sull’altro fronte l’asse Lotito-De Laurentiis, pronto ad accogliere i classici franchi tiratori e far naufragare la candidatura di un uomo individuato in quanto non divisivo, di alto profilo istituzionale e considerato figura ideale per sedersi al tavolo con il Governo. E poco importa, in questo caso, che sia appassionato tifoso interista. Perché la partita della Serie A si giocherà soprattutto sul tappeto verde dei ristori e dei sostegni da elemosinare alla politica.

Ma ormai non stupisce più che la Lega voglia affidarsi, che sia Bonomi o un nome nuovo, a un “tecnico”. E non nel senso a noi più caro del termine. Già, in un tempo non lontano si diceva che l’Italia fosse terra di santi, poeti e allenatori. Ma la trasformazione viaggia spedita verso il completamento. E d’altro canto la politica insegna, con quel Mario Draghi Premier “tecnico” per eccellenza.

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