2018
Bonolis senza mezzi termini: «Juve da radiare dopo Calciopoli. Pjanic come Iuliano»
Il noto conduttore televisivo e grandissimo tifoso interista, Paolo Bonolis, non va per il sottile quando gli si chiede di commentare Inter-Juve
Probabilmente le scorie di questo Inter-Juve ce le porteremo dietro a lungo. Dopo la guerra nata tra tifosi interisti e juventini sul web e le parole durissime di Antonello quest’oggi, un altro illustre esponente del mondo Inter ha voluto dire la sua in merito. Paolo Bonolis ha parlato ai microfoni di Radio Radio denunciando quanto accaduto sabato sera a San Siro: «Nonostante quello che è successo tanti anni fa, anche se poi tutto è finito a tarallucci e vino, va sempre allo stesso modo. Io faccio 57 anni e da 40 anni vedo accadere le stesse cose, non c’è nemmeno l’arrabbiatura ma solo la disillusione. Ci sono polemiche ma poi finisce che chi ha vinto si tiene la vittoria e i suoi effetti. C’è una società che ha rapporti differenti con il potere e quando c’è bisogno l’arbitro, accidenti, sbaglia sempre dalla stessa parte. Non ricordo che le stesse cose siano successe a loro, ricordo invece che è capitato a tutte: all’Inter tante volte, poi alla Lazio, alla Roma, al Milan, al Napoli… Io parlo della storicizzazione degli eventi: c’è una costante bianconera».
Il noto showman aggiunge: «Può capitare a vantaggio di una squadra o di un’altra: ci sono società che a volte hanno beneficiato degli errori degli arbitri e altre sono state penalizzate, ma la Juve è una costante, viene sempre avvantaggiata. E capita agli arbitri bravi: ma com’è possibile che sbagli in questo modo un arbitro tanto bravo? L’errore è plateale». Bonolis torna anche sui fatti del 2006 e lo scandalo Calciopoli. Evento dal quale la Juventus ne è uscita indenne secondo lui: «Calciopoli prevedeva la radiazione di una società, invece ne sono usciti in gloria. Sono stati condannati per il doping il giorno dopo che è caduto in prescrizione. E’ sempre la solita barzelletta. La Juve è una squadra tremendamente forte, in fase difensiva è straordinaria. Ma come fa? Commette fallo tattico ogni volta che perde palla, ma il fallo tattico della Juve viene sanzionato una volta su dieci, quelli delle altre sempre».
Il presentatore televisivo nerazzurro conclude con un paragone già formulato da molti. Quel fallo di Pjanic su Rafinha molto simile a quello di Iuliano su Ronaldo nel 1998: «Ora scopriamo che c’è anche il lodo Pjanic: l’ammonizione diventa un certificato di garanzia, quando un bianconero prende un cartellino può fare ciò che vuole. Il mancato secondo cartellino a Pjanic, che ha fatto un fallo alla Bruce Lee, assomiglia al fallo di Iuliano su Ronaldo».