Hanno Detto
Bonini: «La mia Juve con la fiducia di Trapattoni e Paolo Rossi come CR7»
Le parole di Massimo Bonini, ex centrocampista della Juventus, sulla sua carriera in bianconero. I dettagli
Massimo Bonini è stato il mediano che correva per Michel Platini nella Juventus. Oggi “corre” nela sua San Marino dove gestisce case e si è raccontato al Corriere della Sera.
PADRONE DI CASA A SAN MARINO – «Eh sì. Sin da piccolo ho girato per cantieri e dal ’93, l’anno in cui ho smesso di giocare a calcio, ho macinato chilometri anche in questo settore. Ovviamente in senso figurato perché, ahimè, questo ginocchio…».
L’INCIDENTE CON DELL’OGLIO – «In parte sì. Era un Fiorentina-Bologna e in uno scontro di gioco rovinò sul mio ginocchio. Star lontano dal calcio mi fa girare le scatole, fare qualche partitella mi piacerebbe, ma dovrei impiantare la protesi e perciò tengo botta».
LA FIDUCIA DEL TRAP – «La Juve doveva sostituire il grande Beppe Furino, pensarono a me che giocavo col Cesena. E Trapattoni mi fece esordire a metà partita proprio contro la mia ex squadra. In Coppa dei Campioni col Celtic Glasgow addirittura partii titolare. Io, che venivo dalla B, insieme a campioni già rodati come Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea. Davvero altri tempi».
LA NAZIONALE DI SAN MARINO – «Nella vita si può cambiare tutto ma non i genitori ed era giusto che giocassi con San Marino. Mi sento al cento per cento sammarinese; militando nella mia Nazionale in pratica tornavo a giocare coi compagni d’infanzia, una sensazione esaltante. Va inoltre considerato che in Europa contiamo meno abitanti di tutti, circa trentamila. Anche “perdere bene” era in fondo una vittoria. E poi nel ’93 segnammo un gol-lampo da record all’Inghilterra con David Gualtieri!».
PRIMI GIRI A TORINO CON PAOLO ROSSI – «Certo e considerando che all’epoca Pablito era famoso come Cristiano Ronaldo lascio intuire la sua grande umiltà; generoso, mai spocchioso. Giunsi in città con la mia macchina, non c’erano i procuratori. Io e Paolo girammo un mese e mezzo prima di trovare casa».
HA RIVISTO PLATINI – «Giochiamo a golf per un format inventato da Dossena a cui partecipano anche Tassotti, Pirlo e altri. Facciamo anche tournée per beneficenza. I nuovi “ex calciatori” invece preferiscono il padel».
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