Il talento marchigiano: «Sarò sempre grato all’Atalanta»

MILAN SERIE A BONAVENTURA – L’avventura è iniziata, ma che fatica… Giacomo Bonaventura è un nuovo giocatore del Milan già da dieci giorni, ma il trasferimento in rossonero del talento marchigiano è stato molto complicato: «Alle 15 sembrava che dovessi andare all’Inter, poi è spuntato il Verona, – ha spiegato Bonaventura ai microfoni di Milan Channel – e infine alle 20.30 mi hanno detto che dovevo andare al Milan. Pensavo di andare via prima, ad un certo punto ho iniziato a pensare di restare a Bergamo, ma è stato un bel lieto fine. Incontrare Galliani e sentire al telefono Berlusconi sono momenti che non dimenticherò mai».

DUTTILITA’ – Quello che Inzaghi ha definito un ‘fenomeno’, è un giocatore anche molto duttile: «Posso giocare sia come mezzala che come attaccante esterno. Nell’Atalanta ho fatto spesso l’esterno del 4-4-2. Per le mie caratteristiche nel 4-3-3 posso fare la mezzala o l’esterno d’attacco. Se sono qui è anche grazie ad Inzaghi che mi ha voluto. Voglio imparare tanto da lui e dalla sua voglia di vincere».

GRAZIE DEA – Un ringraziamento speciale va all’Atalanta: «Se sono qui, è merito della Dea. Sono cresciuto nelle giovanili nerazzurre e poi ho avuto la fortuna di giocare in prima squadra. Avrei accettato anche un’offerta dall’estero, ma adesso sono felice di arrivare in questo gran club. Alcuni giocatori li conoscevo già, i primi giorni sono stati bellissimi».

AMMAZZA INTER – Bonaventura arriva al Milan con un’etichetta speciale: quella di ammazza Inter. «I gol segnati ai nerazzurri credo siano stati un bel biglietto da visita, spero di continuare a segnare all’Inter anche perchè so che i tifosi ci tengono molto a vincere i derby. Per Parma, sono qui da una settimana, devo ambientarmi bene e capire come gioca la squadra. Fisicamente sto bene, sono in forma e quindi sono a disposizione del mister».