2016
Bologna – Donadoni: avanti fino al 2018
Esercitata un’opzione segreta del contratto: il progetto prosegue
Il regalo di San Valentino più bello della giornata di ieri, oltre ai tifosi della Juventus, lo hanno ricevuto quelli del Bologna, che hanno appreso della conferma del loro allenatore, Roberto Donadoni (che proprio ieri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara con l’Udinese), fino al 2018. Si tratta di una notizia non notizia in verità. Per meglio dire si tratta di un particolare del contratto del tecnico rossoblu che non era ufficialmente noto e che è stato rivelato proprio in tempo per la festa degli innamorati. Ricapitolando: qualche mese fa, subentrando a stagione iniziata a Delio Rossi, Donadoni aveva firmato un contratto biennale con i rossoblu (cioè fino al 2017), questo almeno era quanto era stato comunicato dalla stessa società al momento dell’ufficializzazione dell’ex allenatore del Parma. Ieri però la notizia era un’altra: Donadoni ha un contratto fino al 2018. No, il tecnico rossoblu non ha prolungato di un altro anno in questi giorni e no, il Bologna non aveva mentito qualche mese fa all’epoca del suo ingaggio, semplicemente nell’accordo tra i felsinei e Donadoni era contenuta una opzione per il prolungamento di un altro anno: il Bologna, in gran segreto, ha deciso semplicemente di esercitarla, dunque Donadoni è più saldo che mai in panchina.
DONADONI 2018: IL PROGETTO DEL BOLOGNA – La notizia di San Valentino non potrà che fare piacere ai tifosi innamorati del Bologna: con Donadoni in panchina la squadra è riuscita rapidamente a risalire in classifica, tirandosi fuori dalle acque agitate della zona retrocessione, ritrovando gioco e pericolosità. Più di tutto, il fatto che la proprietà bolognese abbia deciso di allungare il contratto di Donadoni già a stagione in corso è la conferma inequvocabile della volontà da parte di Joey Saputo e company di dare voce con i fatti e non soltanto con le parole a quel progetto di cui tanto si era parlato a inizio stagione e che adesso, con Donadoni in panchina almeno fino al 2018, può diventare realtà. Ovvio, il fatto che, almeno sulla carta, l’allenatore rossoblu possa rimanere per un altro paio di stagioni ancora, non vuol dire niente in un mondo, quello del calcio, in cui spesso i contratti sono carta straccia, ma è a suo modo la controprova delle intenzioni della società: quella di costruire un progetto a lunga gittata che rilanci il Bologna nelle zone alte della classifica.