2015
Bologna, Rossi: «Con Zamparini amici mai»
L’ex tecnico del Palermo: «Cedere Cavani al Napoli non aveva senso»
La partita contro il Palermo non potrà mai essere una come tutte le altre per Delio Rossi: l’allenatore del Bologna, che oggi si gioca una bella fetta della sua permanenza in rossoblu, ha scritto pagine di storia memorabili alla guida dei rossanero e battendoli oggi potrebbe sancire l’esonero di Beppe Iachini. Un destino crudele ma anche ironico: Rossi, quando a sua volta fu esonerato dal Palermo (a più riprese) non si lasciò benissimo con il presidente Maurizio Zamparini, con cui i rapporti ancora oggi si dice siano piuttosto freddi. Intervistato, Rossi ha parlato anche di questo, non nascondendo la verità: «Zamparini e Iachini sono amici? Con me il presidente non lo è mai stato. C’era stima, ma non amicizia, per quella ci vuole un rapporto paritario: Zamparini è molto legato al Palermo e non abituato a sentirsi dire di no. Sono stato il più longevo dei suoi allenatori e posso solo ringraziarlo».
BOLOGNA, ROSSI: «LA MIA STORIA AL PALERMO» – Tra i giocatori esplosi con Rossi al Palermo, un certo Edinson Cavani: «Il mio Palermo era diverso, aveva una struttura e poi all’occorrenza mandavi in campo Cavani, Javier Pastore o Abel Hernandez. Cavani il più forte che ho allenato? Fisicamente è superiore alla media e non ero d’accordo sulla sua cessione. A quei tempi il Napoli valeva quanto il Palermo, non aveva senso cederlo a loro – le parole di Rossi al Corriere dello Sport – . La sfida di oggi? Sembriamo una mano aperta che se la chiudi diventa un pugno e aperta è uno schiaffo: le dita sono sempre cinque, ma dipende come le usi. Dalle difficoltà posso nascere opportunità». Chiaro, no?