2016
Corvino: «Zaza? No, Destro in Nazionale»
Il d.s. del Bologna su Cavani: «In Italia solo la Juve può prenderlo»
Joey Saputo è 330° nella classifica dei ricchi stilata da Forbes: ha un patrimonio stimato in 4,8 miliardi di euro. Il patron del Bologna, dunque, potrebbe permettersi l’intero tridente del Barcellona, ma non cerca “ciliegine”, come rivela il direttore sportivo del club felsineo: «Non ho mai temuto che Saputo mi chiedesse di portargli Messi… (risata). Saputo ha mentalità e idee diverse. Saputo ha una visione aziendale del calcio: uomini giusti al posto giusto. Le sue richieste sono state tre, ma non di mercato. Primo: conquistare la serie A. Secondo: mantenerla. Terzo: creare ricchezza tecnica e di conseguenza anche economica. Saputo vuole costruire un modello Bologna e non spendere tanto per farlo. Non a caso, lui e Andrea Agnelli sono amici e hanno la stessa visione d’impresa», ha dichiarato Pantaleo Corvino a Tuttosport.
TALENTI – A proposito di Juventus, si parla di un interesse per Donsah e Diawara: «Sono due ragazzi da grandissimi palcoscenici. Sapere che la Juve li segue mi fa piacere, ma su di loro ci sono tante big. Avranno un bel futuro». Decisiva si sta rivelando la mano di Roberto Donadoni nell’esplosione dei giovani: «Lui e lo staff stanno svolgendo un lavoro fantastico, sotto gli occhi di tutti. Così tanti punti non si fanno per caso. Però le potenzialità della squadra si intravedevano anche prima del suo avvento. All’inizio avrebbe faticato anche Donadoni. Serviva tempo per assemblare una squadra giovane e costruita in 50 giorni», ha spiegato Corvino, secondo cui non si può fare un confronto con la rimonta della Juventus, perché la partenza lenta dei bianconeri aveva altre ragioni.
GLI AVVERSARI – E coglie l’occasione per affrontare alcuni temi bianconeri, visto che all’orizzonte c’è proprio la sfida contro la squadra di Massimiliano Allegri: «Quando hai uno come Buffon nello spogliatoio, tutto è più facile: Gigi ha trasmesso ai nuovi la mentalità vincente. E poi c’è Dybala, che sta bruciando le tappe. Non so quanto varrà in estate, però le potenzialità sono quelle del campione vero. Nella risalita bianconera c’è tanto anche di Allegri: ha trasmesso alla squadra serenità e spiccato senso tattico. Non c’è un momento migliore per affrontare la Juventus. E’ sempre stimolante, ma con loro è altrettanto alto il rischio di lasciarci le penne. Quello bianconero è un gruppo che non vuole mollare mai l’osso: sono incredibili. E poi altro che infortuni: praticamente hanno due squadre di qualità eccelsa. Marotta e Paratici? Uno è la mente, l’altro il braccio: sono una gran coppia. Sono bravissimi, ma è fisiologico: tutti i cicli si interrompono prima o poi».
ATTACCANTI – Infine, si parla del possibile ritorno in Italia di Edinson Cavani, infelice al Paris St Germain, e del duello tra Mattia Destro e Simone Zaza per un posto in Nazionale in vista degli Europei: «Non sarei stupito di vederlo in serie A il prossimo anno: quello italiano è il suo campionato. E penso che la Juventus sia l’unico club che possa permetterselo. Destro o Zaza? Non posso dire entrambi, perché spero che un posto sia del mio figlioccio Pellé. Per cui tifo Destro: vorrebbe dire che avrebbe chiuso la stagione segnando molto con noi. Mattia è in continua crescita: Donadoni è bravo a toccargli le corde giuste».