2016
Bologna, Bigon curerà la rivoluzione soft
Il ds dovrà mettere a frutto quanto imparato a Napoli e Verona
La rivoluzione di Riccardo Bigon sarà graduale: al nuovo direttore sportivo il club felsineo ha affidato diversi compiti, tra cui la riduzione del monte ingaggi e la ricerca delle plusvalenze. Le scelte, però, andranno condivise. Le competenze di certo non mancano a Bigon, che insieme ai suoi tre collaboratori (Leonardo Mantovani, Maurizio Micheli e Marco Zunino) dovrà anche pescare qua e là nell’universo calcistico diversi affari.
METODO SOFT – Il Bologna, come riporta Il Resto del Carlino, è convinto di aver fatto la scelta giusta, perché Bigon è cresciuto nel suo percorso. Alla Reggina si inventò team manager, poi direttore generale e infine direttore sportivo, ma la svolta avviene con il passaggio al Napoli, per cui acquista Edinson Cavani, ad esempio. Inserisce pian piano talenti migliorando la rosa partenopea: pensiamo a Dries Mertens, José Maria Callejon, Jorginho, Kalidou Koulibaly e David Lopez. A Verona, però, torna a snaturarsi, perché gli tocca una massiccia rivoluzione, una robusta sforbiciata al monte ingaggi e plusvalenze significative. Il Bologna gli chiede, invece, una via di mezzo: la crescita graduale che ha portato al Napoli e la riduzione del monte ingaggi operata al Verona. Una questione di equilibri.