2016
Ventura: «Qui non voglio top player»
Sul futuro: «Sono fuori da certi discorsi, gli altri fanno rissa, io li divido»
Tutto pronto verso Bologna – Torino, partita che farà da anticipo alla 33^ giornata di campionato, domani. Come di consueto, di buon mattina, si è presentato poco fa in conferenza stampa per i granata Giampiero Ventura, che ha parlato di diversi argomenti, tra cui quelli inerenti il campo. Impossibile però non parlare anche di mercato, di futuro e di una stagione che, per certi versi, è stata abbastanza stramba, fatta di alti e bassi. Adesso è il momento alto… «Se il presidente Urbano Cairo domani mi dicesse “Mister, prendiamo un top player”, io gli direi di no. Perché ad oggi non ha senso bruciare le tappe, in questo contesto un top player non renderebbe – spiega Ventura – . Dobbiamo essere orgogliosi di essere in attivo in un momento in cui i club falliscono. Se vuoi lavorare e costruire però serve tempo e pazienza, in termini di programmazione stiamo facendo bene. Negli ultimi mesi al Torino sono stati avvicinati vari allenatori, eppure… È un vezzo italiano».
«GIRO DI PANCHINE? IO SONO FUORI» – Proprio sul futuro Ventura dice la sua: «Io sono fuori da questi discorsi. Sento tanti nomi, penso ad una rissa e credo che dovrò dividerli (ride, ndr) – le parole del tecnico del Torino – . La Nazionale? Sì, sarebbe un onore, ma non sono stato contattato». Si parla di calcio: ci sarà spazio per tutti nelle prossime gare. «Abbiamo avuto tre mesi difficili, ora non è che abbiamo risolto i problemi con due vittorie di fila, ma a Bologna il risultato sarà tutto e ci proveremo fino alla fine: l’obiettivo non è la classifica, ma capire gli errori fatti. Giocheranno tutti da oggi, con i primi caldi è normale: faremo verifiche con chi ha giocato meno e ha voglia di mettersi in discussione». Sui singoli: «Nikola Maksimovic è tornato stanco dalla nazionale, Andrea Belotti ha ancora margini di miglioramento. Josef Martinez sa fare tutto, ma non ha ancora l’atteggiamento di chi dice “Io sono”, ma solo “Io vorrei essere”».