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Bologna, sicuri che un attaccante non servisse? I numeri dicono altro
Il Bologna ha scelto di non ingaggiare una nuova punta. Ma i numeri dell’attacco non mentono: una punta sarebbe servita
Il Bologna ha chiuso il mercato con tre colpi, tutti in difesa. E’ arrivato il laterale destro Faragò nell’ambito dello scambio con Calabresi, andato al Cagliari, e sono arrivati anche i centrali Souamaoro (che ha già esordito con alterne fortune) e il classe 2000 Antov di cui si dice un gran bene. Bisognava puntellare la difesa e In molti chiedevano l’acquisto di un centravanti. Santander è infortunato, Palacio è un maestro dei movimenti ma non segna, Barrow si è inceppato e non è una prima punta. «Se sono arrabbiato? Sì, con la piazza che si arrabbia per il mancato arrivo di una punta. Quello dell’attaccante è un refrain insopportabile, l’abbiamo cercato ma per questioni non certamente economiche – perché Saputo non c’entra e non ci ha mai negato un acquisto – abbiamo scelto di non integrare qualcun altro perché l’opportunità giusta non c’è stata». Parole e musica di Walter Sabatini, dirigente del Bologna, a E Tv.
Bologna, gli attaccanti non segnano: cosa dicono i numeri
Il Bologna dunque ha scelto di non intervenire dopo aver tentato l’approccio, fra gli altri, per Scamacca, Niang e Arnautovic. Ma cosa dicono i numero? La squadra di Mihajlovic ha il 12° attacco della serie A con 25 reti ma alla voce gol segnati dagli attaccanti i numeri sono impietosi. Barrow e Orsolini hanno segnato 3 gol a testa, uno a testa invece per Palacio, Skov Olsen e Vignato. Nove reti di reparto in 20 gare giocate e solamente quattro arrivate dai cosiddetti attaccanti centrali. Come detto, Barrow non sembra sposarsi bene con il ruolo di punta centrale, nelle ultime tre gare è stato schierato da centravanti ma i risultati sono stati deludenti. Ora Mihajlovic dovrà continuare con questi uomini, senza un vero centravanti, con Barrow e Palacio da alternare. Per il nuovo attaccante bisognerà attendere l’estate.