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Bologna, Sansone: «Vorrei giocare di più, ma non andrei mai via. Arnautovic una bestia»

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L’attaccante del Bologna Sansone si è raccontato in una intervista a La Gazzetta dello Sport

Nicola Sansone, esterno offensivo del Bologna, si è raccontato in una intervista a La Gazzetta dello Sport.

POCHI GOL – «Lo so. È una follia. Probabilmente mi devo mettere nell’ordine di idee di essere più un assistman che un goleador. Poi c’è che le occasioni per segnare… Odio la panchina, come ogni giocatore. E senza polemica, mi raccomando, perché il rispetto per l’allenatore di deve essere e c’è. Mancare di rispetto mai, più di tutti a me stesso: se giochi, quando giochi, devi dare tutto». 

ADDIO A GENNAIO«C’è stata qualche possibilità di andare via, ma alla fine abbiamo deciso di no. Era solo perché il minutaglie era basso, poco più di 600 minuti, e non perché non mi piaccia stare a Bologna. Fosse per me, la mia famiglia e soprattutto la mia bimba sarebbe impossibile andare via e sarebbe dura spiegargli un cambiamento: mia figlia si sente bolognese, parla con l’accento bolognese, le spezzerei il cuore». 

FUTURO«Ora non ci penso. Io resterei qui molto volentieri, ma vorrei sentirmi un po’ più coinvolto, ecco. Poi nel calcio non si sa mai, magari l’estate prossima allunghiamo il contratto, chissà…». 

ARNAUTOVIC«È una bestia. Anche quando va a pressare come un dannato ci trascina tutti: dà l’esempio e ti viene voglia di farlo. Tecnica, gol, sa giocare a calcio. Poi è chiaro che non si gioca da soli…».

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