2013
Bologna, Pioli: “Possiamo essere giunti a una svolta”
BOLOGNA PIOLI – I colleghi della Gazzetta dello Sport hanno intervistato Stefano Pioli, dopo che il suo Bologna è riuscito a mettere le mani sul Derby dell’Appennino, giocato martedì contro la Fiorentina. Il tecnico della formazione felsinea è partito dalle sue dichiarazioni post-partita, nelle quali ha scomodato addirittura Napoleone Bonaparte: “Ho solo risposto a una domanda che sottolineava come i gol fossero opera di un giocatore contestato e dell’ultimo arrivato. A volte è meglio essere generali fortunati piuttosto che bravi. Nel calcio aiuta ma il successo sulla Viola non è affatto questione di buona sorte. Motta non è stato il peggiore e Christodoupoulos lo abbiamo preso perché ha in canna quel colpo. Abbiamo meritato di vincere creando otto palle gol contro quattro. La mia squadra ha corso e lottato tanto contro un avversario fortissimo che solo sette giorni prima aveva travolto l’Inter. Questa la svolta della stagione? Finora non abbiamo mai centrato due vittorie di fila, domenica arriva il Cagliari è può essere quella l’occasione per svoltare ma ci aspetta un compito durissimo perché la squadra sarda è in grande forma. Il Bologna è cresciuto con le sconfitte, è arrivata l’ora di crescere con le vittorie. Come spiego la brutta classifica? Paghiamo un inizio stentato per tantimotivi, siamo diventati squadra a novembre e questo ritardo ci pone al di sotto delle aspettative. Quello che più mi brucia sono le troppe sconfitte, bastava fare 3-4 pareggi in più e saremmo in linea con le nostre potenzialità. Diamanti? Alino è il giocatore che più di ogni altro può strappare la partita e trascinare i compagni in qualunque momento. Ma non c’è solo lui in questo Bologna: Perez e Gilardino, per esempio, hanno un curriculum che parla da solo. Le voci sul mio futuro? Sono voci che di solito escono dopo le vittorie. Ho un altro anno di contratto al Bologna, dove sto bene e dove lavoro al meglio. Se il mio calcio è apprezzato altrove mi può solo fare piacere. Ma tutto finisce qui.”