2016

Bologna per lo stadio lavori non prima del 2017

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Ancora una frenata nel progetto di restyling del Dall’Ara. La società valuta il “piano B”, costruirsi uno stadio nuovo

Che l’ter da compiere, per il restyling de Dall’Ara, non fosse breve come era, praticamente, certo quanto sarebbe diventata spinosa la questione, visti anche i dieci anni di discussioni tra le varie amministrazioni comunali e i proprietari del Bologna che si sono succeduti nel tempo. È prossimo l’arrivo a Bologna del presidente Saputo, che coinciderà con il verdetto del Ministero sul progetto preliminare, di restyling, presentato, ma, nella stessa dirigenza nordamericana, sembra che stia prendendo piede l’attuazione del “piano B“, ovvero la costruzione di uno stadio nuovo di pacca, che avrebbe costi e tempi minori. A Casteldebole, sede del Bologna Calcio, non si è ancora deciso nulla e, quindi, rimane in piedi anche l’idea di rimanere al Dall’Ara, modificandolo al passo dei tempi.

LE FINANZE – A breve il CdA del Bologna dovrà stanziare sia i soldi per la nuova campagna acquisti sia capire come assicurarsi un futuro di salute finanziaria. Uno degli obiettivi dichiarati da Saputo è quello di dotare il club emiliano di un patrimonio immobiliare, al fine di renderlo autosufficente. Quindi, è imprtante, la costruzione di un nuovo stadio che aumenterà gli introiti a fronte delle continue spese per la gestione del Dall’Ara. Il progetto di costruzione di un nuovo stadio va avanti dalla presidenza Cazzola, il primo, di una lunga serie, che ha cercato di trovare una vera alternativa al Comunale di Bologna. Saputo è stato il primo, invece, ad aprire anche all’ipotesi di un restyling del vecchio Dall’Ara, a cui il Bologna è legato con una convenzione che scadrà solo nel 2027, caldeggiato dall’attuale amministrazione comunale. Rispetto ai suoi predecessori le sue ambizioni sono maggiori, vorrebbe riportare il Bologna agli antichi fasti e, per questo, sta investendo molti milioni di euro (80 fino ad ora) per centrare il suo obiettivo. Per questo ha chiarito ai suoi che la spesa del restyling del Dall’Ara, o della costruzione di un nuovo impianto, non dovrà andare a intaccare la salute del club. Ma i costi del progetto di ristrutturazione dell’ex Littoriale sono, ancora, in via di definizione e verranno aggiornati appena arriveranno le indicazioni dalla Soprintendenza. Non appena arriverà la valutazione, la dirigrenza valuterà come procedere e, se i costi lieviteranno, il Bologna punterà su una soluzione diversa.

LE DICHIARAZIONI –Ieri l’assessore allo Sport, Luca Rizzo Nervo, ha dichiarato: «Ci sono altre due questioni fondamentali su cui stiamo lavorando: il modo in cui il Comune concederà lo stadio e con quali tempi per permettere un investimento di questo tipo, e la valutazione di costi che il Bologna dovrà fare su questa progettazione». Il Bologna, di sicuro, per investire sul Dall’Ara avrà bisogno di altre aree su cui intervenire, come quella che comprende antistadio e bocciofila, finendo poi per impattare su tutta la zona, che non è una zona di campagna ma il centro di Bologna e questo significa che ci vorranno permessi ad hoc e tempo, tanto tempo. I lavori per il nuovo Dall’Ara non partirebbero prima dell’estate del 2017. «Vogliamo sentire il sì della Soprintendenza e del Ministero per metterci al lavoro e realizzare un sogno, sono passaggi che richiedono mesi. Saputo non se ne vuole andare a causa dei tempi della Soprintendenza — ha concluso Rizzo Nervo ai microfoni di Radio Bologna Uno — C’è grande interesse sul tema e noi a Bologna abbiamo l’abitudine di pensare che qualcosa di straordinario sia sempre infattibile. Ma come diceva mia nonna: non andiamo a cercare il freddo nel letto. Dobbiamo essere soddisfatti, non preoccupati». Per il patron Saputo sarà fondamentale avere presto le cifre sia nel caso del resyling del vecchio Littoriale sia nel caso della costruzione di un nuovo stadio, con l’obiettivo di riportare i bolognesi allo stadio, per poter vendere anche meglio il marchio Bologna e per poter vedere uno stadio gremito invece che tribune vuote e desolate.

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