2014

Bologna, Moscardelli: «Voglio la salvezza e farmi ricordare»

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L’attaccante rossoblù tra progetti, piani ed obiettivi per il futuro.

BOLOGNA MOSCARDELLI – Gli piace definirsi anti-divo, perché è diventato un personaggio pur rappresentando un raro caso di giocatore normale: si tratta di Davide Moscardelli, che ha parlato ai microfoni del “Corriere dello Sport”. «Sono me stesso, faccio le cose che mi piacciono, sì, sono molto attivo sui social network, mi diverto con twitter, e se c’è da dare una mano a qualcuno o se posso servire a far ragionare su un argomento, beh, io ci sono. La campagna contro l’omofobia? Un po’ alla volta, le cose si muovono. Un po’ dipende dalla scaramanzia, magari qualche collega ha problemi con gli sponsor, non lo so; l’importante è che si parli di questo argomento. Compagni di squadra gay? Può essere successo, ma non si sono mai espressi pubblicamente. Però per me non cambierebbe niente», ha raccontato l’attaccante del Bologna.

FUTURO – A proposito del suo futuro e di obiettivi Moscardelli ha le idee chiare: «La salvezza del Bologna. Ecco, magari mi piacerebbe segnare qualche gol pesante, mica tanti, uno-due, ma di quelli che restano. Sarebbe un bel modo di farsi ricordare a Bologna… Addio? No, ma ho appena compiuto trentaquattro anni e ho il contratto che scade a giugno. Restare? Magari. Perché dovremmo salvarci? Perché abbiamo più consapevolezza delle nostre qualità e perché ci aiuteranno i tifosi».

MISTER – Su Davide Ballardini invece: «Mi hanno colpito le sue idee chiare. Dà consigli, punta molto sul dialogo, ci fa lavorare serenamente. Se poi arrivassero anche i risultati saremmo tutti più contenti».

RETROSCENA – E, infine, racconta un retroscena: «Chi mi ha chiesto la maglia? Dopo una partita con la Roma me la chiese De Rossi. Apprezzai tantissimo, mi fece felice, cioè, De Rossi che chiede la maglietta a me… Bello, anche se sapevo benissimo che mica era per lui, non voleva tenersela, dai, gliela avrà chiesta qualche suo amico… però sono stato contento lo stesso, felice per il gesto».

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