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Bologna, conferenza Mihajlovic: «Spero che Lyanco diventi il mio erede qui»

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L’allenatore del Bologna chiaro sulle sue aspettative contro il Cagliari: «Dobbiamo fare attenzione soprattutto all’aspetto mentale»

Sinisa Mihajlovic ha parlato in conferenza stampa in vista del match tra Bologna e Cagliari: «Questa settimana si sono allenati bene ma dobbiamo lavorare maggiormente dal punto di vista mentale. In questo momento stiamo bene fisicamente ma non ancora mentalmente. La squadra deve resistere alle sconfitte, stiamo maturando da quel punto di vista ma se cadono bisogna che si rialzarsi. Quando andiamo in difficoltà dobbiamo cercare di gestirla la gara in modo migliorare e domani voglio vedere da questo punto di vista una risposta».

SUL CAGLIARI – «È un’ottima squadra, è reduce dalla vittoria contro l’Inter e ci può mettere in difficoltà».

SU DESTRO E SANTANDER INSIEME – «Ci sto pensando ma adesso Destro ha solo mezz’ora di autonomia quindi per domani è difficile che giochino insieme dall’inizio».

SUL RAPPORTO COI GIOCATORI – «La domenica non è un problema, le partite le vinci e le perdi durante la settimana. Quando facevo il calciatore, si giocava a carte. Oggi invece sono tutti seduti allo stesso tavolo col telefonino e non si parlano tra di loro. In ogni le squadre in cui ho allenato era così. La comunicazione è importante, parlare tra di loro è fondamentale, fuori e soprattutto in campo».

SU POLI – «Lui si allena sempre bene, è sempre applicato. Mi dispiace per quell’ingenuità scaturita con il rigore concesso all’Udinese. Solo chi lavora sbaglia ma certamente si poteva gestire meglio quella palla. Lui è il più dispiaciuto di tutti per questo. Sicuramente un giocatore deve sapersi gestire e lui alcune volte va in zone di campo nelle quali non deve andare per la troppa generosità. Facendo le cose con un certo ordine fisicamente potrebbe durare molto di più».

SU QUALE POTREBBE ESSERE IL MIHAJLOVIC DEL BOLOGNA – «Spero che lo diventi Lyanco. Non c’entra nulla l’età, serve il carattere e l’ho preso anche per questo e pretendo che lui comandi la difesa. I due centrali sono fondamentali per questo».

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