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Bologna, Karlsson attacca: «Motta non mi parlava, non sapeva l’inglese. Sapevo di valere la Serie A»
Le parole di Jesper Karlsson, calciatore del Bologna, sulle difficoltà affrontate nei suoi primi mesi in rossoblù. I dettagli in merito
Jesper Karlsson ha parlato al Corriere di Bologna della sua crescita al Bologna.
PRIMO GOL – «Il gol è un plus, ma io ci stavo lavorando bene anche prima. Nella partita con la Roma ho avuto più minuti a disposizione ed è facile fare la prestazione quando ne hai l’opportunità, Italiano me l’ha regalata. Peccato per Ndoye che ha tentato di uccidere il palo».
DIFFICOLTA’ – «Il mio obiettivo è sempre stato essere sano per allenarmi al mio livello. Non ho mai pensato ‘me ne voglio andare’, solo a far bene per guadagnarmi un posto da titolare. I tre infortuni mi hanno tolto il ritmo, poi torni e non giochi, non è facile così».
THIAGO MOTTA – «Non riuscivamo a comunicare. Io non parlo italiano, lui con l’inglese non era a suo agio. Per la prima volta ho vissuto un’esperienza simile».
CRESCITA – «Se avessi avuto il dubbio di non essere abbastanza forte per giocare in questo club o in Serie A avrei preso un’altra strada. Ma ho sempre creduto che il momento buono sarebbe arrivato. Ho fatto esperienza pure stando fuori: ho imparato a conoscere il campionato, ho capito l’importanza della componente fisica e della fase difensiva. Non bastano le capacità tecniche, si dovermi completare».