2013

Bologna, Guaraldi: “Niente magnate, resto io”

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BOLOGNA GUARALDI – Dopo l’appello lanciato lunedì da Gianni Morandi, è intervenuto nella discussione anche Albano Guaraldi. Il patron del Bologna, come si legge stamani sulla Gazzetta dello Sport, ha fatto capire di voler restare per dare un seguito al lavoro fatto in questi mesi complicati per le sorti del club felsineo, anche se non si discosta più di tanto dall’opinione espressa dal noto cantante: “Condivido il pensiero di Gianni ma il magnate qui non c’è. Zanetti si è chiamato fuori con le dimissioni e ora vorrebbe rientrare senza liquidare i soci attuali. Invece Volpi ha smentito di volere acquistare la società ed io non ho mai ricevuto la lettera del suo advisor. A Bologna volano solo chiacchiere e voci maligne tanto che in città le banche non ci hanno fatto credito per una fidejussione che invece abbiamo spuntato in un istituto fuori porta. C’è un accanimento mediatico contro di me che finisce col contagiare i tifosi. Eppure qualcosa di buono è stato fatto. Nel salvataggio sono entrato da infermiere, mi sono trovato dottore quando è uscito il medico preposto su richiesta dei soci. E col tempo ho acquisito il 51% per portare stabilità. L’aumento di capitale sociale ci consentirà di finire la stagione senza problemi. Dalla precedente gestione abbiamo ereditato tanti insoluti con un deficit di Lega di 30,3 milioni. Oggi quel debito è di 3,3: il Bologna sta meglio di tanti altri club. Perciò vado avanti. Non mollo perché ho la forza della persona perbene. Il futuro della squadra? Abbiamo otto nazionali, vuol dire che c’è qualità, ma non riusciamo sempre a tradurla in campo. Non ho dubbi sul lavoro di Pioli e nemmeno sulla salvezza. Diamanti sul mercato? Leggo che piace allo Zenit di Spalletti, sono uscite cifre senza una vera trattativa. Alino ha contratto fino al 2017, non lo proponiamo in giromase dovesse arrivare un’offerta irrinunciabile per noi e per lui credo che sarebbe difficile trattenerlo. Sul rinnovo di Perez aspettiamo di essere salvi, lo stesso Diego ancora non vuole parlarne. Infine la cessione di Portanova: si tratta di un’operazione senza incasso che ci porta uno sconto di due milioni sull’acquisto di Gilardino.

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