2019

Conferenza Mihajlovic, il dottore: «A volte sarà lontano: ma potrà continuare»

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Bologna, il dottore di Sinisa Mihajlovic in confereza stampa dal ritiro svela i motivi

Sinisa Mihajlovic in conferenza stampa insieme a Bigon e Sabatini dal ritiro del Bologna di Casteldebole svela il grave problema di salute. Ha parlato anche il dottor Nanni dall’Isokinetic svelando alcuni dettagli sulla leucemia dell’allenatore serbo.

Ecco le sue parole: «Il mister ha voluto condividere con tutti il problema che lo ha tenuto lontano dal ritiro. Il problema è nato il giorno prima del ritiro, quando abbiamo avuto il sospetto che si trattasse di questo tipologia di malattia. Grazie al policlinico, abbiamo avuto il riscontro dell’esame midollare e siamo arrivati alla diagnosi il giorno prima del ritiro, il giorno del ritiro abbiamo avuto la conferma ufficiale. Oggi si può guarire completamente di questa malattia, e si può parlare di un futuro roseo di un allenatore che può tornare ad allenare. Ci saranno dei momenti in cui sarà lontano dalla squadra, dovrà curarsi ma oggi sono terapie molto diverse da quelle di pochi anni fa.

E’ una malattia che si può combattere, vincere e vincere anche in tempi brevi. Il mister non ha niente, non era vero che avesse la febbre, lo abbiamo dovuto dire. (- Sono incazzato, era meglio la febbre, risponde Mihajlovic). Il mister si è presentato con un problema tipico di chi fa sport e siamo andati a cercare uno strappo muscolare, un dolore tendineo, un dolore all’anca, una frattura da stress. Abbiamo fatto la risonanza per cercare questo, ma è emerso un segnale a livello osseo per cui indagare. Abbiamo indagato subito e abbiamo trovato il problema. Il mister sta bene, però. Martedì sarà ricoverato al Sant’Orsola e saremo in ottime mani: potrà e dovrà continuare la sua attività. Non possiamo dire quanto tempo durerà la malattia, perchè non sappiamo ancora il tipo di leucemia nello specifico. Speriamo che sia un percorso corto.

Vincendo questa battaglia, sono sicuro che tornerà mentalmente più forte di prima e sarà una macchina da guerra».

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