2016
Bologna, Donadoni: «I veri idoli sono i più semplici»
Il tecnico rossoblu ripercorre la propria carriera, momenti duri compresi
Roberto Donadoni, tecnico del Bologna capace di risollevare le sorti dei rossoblu, si è concesso ai microfoni de La Gazzetta dello Sport e lo ha fatto soffermandosi anche su aspetti e retroscena del proprio passato, non necessariamente legati all’aspetto tecnico. Questo, ad esempio, quanto dichiarato da Donadoni sui propri idoli passati: «Il modello giusto è quello che riesci a creare di te stesso, ognuno ha una sua specificità e sceglie di essere quello che vuole. Detto questo, al di là del mio tifo per il Milan, non mi era difficile specchiarmi in Rivera: quasi ogni sua giocata ti lasciava a bocca aperta. Rivera era grande perché era semplice: è così che si diventa speciali, si diventa idoli».
DA DIMENTICARE – Donadoni si è soffermato anche sui momenti più difficili vissuti in carriera, e non ne sono mancati: «Credo di aver dimenticato gli errori miei e dei compagni molto prima di tanta gente che magari, tipo nel ’90, ho fatto soffrire più di quanto abbia sofferto io: ma è bello anche che le cose non vadano come vogliamo, altrimenti che vita sarebbe? Molto meno bello fu quando, fregarono un sacco di soldi a me, Tassotti e Giovanni Galli con una di quelle finanziarie farlocche, ma lì fu più che altro delusione» ha raccontato l’ex esterno del Milan.