2009
Bologna, Colomba: “Gimenez erede di Adailton”
Il tecnico del Bologna, Franco Colomba, è intervenuto in conferenza stampa dal ritiro dei felsinei ad Andalo per trattare alcuni argomenti prettamente tattici relativi alla squadra rossoblù. In particolare si parla di modulo, con il Bologna che sembra voler passare al 4-3-1-2: “Se devo fare un bilancioÃ? al termine della prima settimana di ritiro,Ã? – si legge sul sito web ufficiale – posso dire che stiamo svolgendo un buon lavoro sia dal punto di vista atletico, sia dal punto di vista tattico. Siamo partiti con tanti ragazzi e stiamo progressivamente integrando i nuovi giocatori che si aggiungono alla rosa. Difficile dire oggi a che punto siamo nella fase di completamento della squadra: al termine della tournèe in Arabia avremo fatto valutazioni più attendibili e potremo stabilire esattamente quanti giocatori ci occorreranno. Sotto l’aspetto tattico sto provando soprattutto il 4-3-1-2, che rispetto al 4-4-2 è più complesso e va provato con maggior cura. L’anno scorso abbiamo avuto discreti risultati con l’uno e con l’altro modulo, ma per giocare con le due punte e il trequartista occorre spirito di sacrificio in fase difensiva da parte di tutti e sono queste le valutazioni che voglio cominciare a fare fin da adesso”.
A chi il ruolo di rifinitore dietro le punte? Colomba non ha dubbi, è l’uruguagio Gimenez l’uomo giusto: “Gimenez può giocare senza problemi – ha affermato Franco Colomba in conferenza stampa – nel ruolo che l’anno scorso occupava Adailton, dietro le punte. Certo, le caratteristiche saranno diverse, perchè al posto della maturità e del tiro da fermo, Gimenez può puntare sullo scatto, sul dribbling e sull’assist in corsa. Henry è un giocatore che può trovare continuità proprio partendo dalla trequarti, non è un uomo da area di rigore. Sono certo che trarrà beneficio anche dalla preparazione, che l’anno scorso non aveva fatto: gli scattisti come lui per rendere al massimo devono essere perfettamente allenati. A lui del resto, come a tutti quelli della vecchia guardia, non mancheranno di sicuro le motivazioni: sono tutti ragazzi che hanno sempre dovuto lottare per ottenere i risultati che hanno raggiunto. Saranno un esempio anche per i nuovi”.