Bologna, Baraldi: "Sarà  il gruppo a salvarsi" - Calcio News 24
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2009

Bologna, Baraldi: “Sarà  il gruppo a salvarsi”

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Leggendo tutte le riflessioni proposte dai media negli ultimi giorni, mi è sembrato opportuno farne una assieme a voi e dirvi esattamente come vedo le cose e come chiedo che possano essere valutate.
Il mio primo obiettivo, e oggi quello più importante è dare a tutti un segnale molto forte della stima che abbiamo nei confronti dell’allenatore, dello staff e della squadra; una squadra che negli ultimi mesi credo abbia dimostrato di essere un gruppo solido e importante, capace di tirarsi fuori da una situazione molto difficile (io stesso a gennaio credevo improbabile un ruolino di marcia come quello che si sarebbe poi verificato): se abbiamo ottenuto certi risultati non penso che oggi si possa ritenere impossibile ripeterli. Come ho detto dopo la partita di Palermo, l’unica recriminazione riguarda la trasferta di Siena: un rammarico che hanno anche gli stessi calciatori; avevamo messo un premio importante per quella vittoria, perchè sapevamo che poteva darci la soddisfazione di essere salvi con due mesi prima del previsto, in un giorno in cui erano con noi duemila tifosi: forse abbiamo subito qualcosa a livello emotivo, perchè pur avendo fornito una buona prestazione quel giorno non siamo stati concreti come altre volte. La partita con una Roma in grandissima condizione (avrebbe segnato due gol anche all’Inter, non solo a noi, e il primo che ha fatto contro di noi è stato del tutto accidentale) non era facile ma, se in precedenza abbiamo avuto anche un pizzico di fortuna, c’è anche da dire che ultimamente le cose non sono girate per il verso giusto. Se dopo la gara col Palermo ho mantenuto un certo atteggiamento (peraltro con convinzioneÃ?  da parte mia) è anche perchè quindici giorni fa in Lega c’è stato un incontro tra le società  di Serie A e la classe arbitrale, nel quale Nicchi e Collina per la prima volta si sono aperti ad un dialogo inedito, oltre che molto costruttivo, chiedendo però di non commentare a caldi gli episodi arbitrali: alcune società  l’hanno fatto, altre no, ma da parte nostra se stringiamo la mano restiamo fedeli a quanto si è detto; questo non vuol dire che non ci siamo fatti sentire nelle sedi opportune: abbiamo infatti chiesto che la classe arbitrale abbia un atteggiamento costruttivo, dato che aldilà  del rigore assegnato al Palermo il direttore di gara ha tenuto un atteggiamento troppo rigido, e non di dialogo, nei confronti dei nostri giocatori, soprattutto il capitano. Personalmente condivido la proposta che ci è stata fatta e sono disponibile nei confronti di chi chiede aiuto, ma è chiaro che l’apertura ci deve essere da tutte due le parti; da parte nostra, c’è massimo fiducia e stima nella classe arbitrale.

Passando ad un altro argomento, parlando dal punto di vista mio e della società , abbiamo assoluta fiducia nel lavoro che sta svolgendo l’allenatore: il rapporto con Franco Colomba è di stima e produttivo. Non vogliamo creare alibi a nessuno, siamo consapevoli delle nostre forze e del fatto che non abbiamo ancora raggiunto il nostro obiettivo: la salvezza è a cinque punti di distanza; dobbiamo quindi stare con la testa sul manubrio e spingere sui pedali, perchè la salita non è ancora finita. Spero di poter scollinarla nelle partite casalinghe (sono convinto che la salvezza passi da lì) e magari tagliare questo traguardo il 25 aprile, togliendoci così un sassolino dalla scarpa: quel giorno infatti giocheremo al “Dall’Ara” col Parma, la squadra che mandò il B il Bologna nello spareggio del 2005; a proposito, ciò che successe in quel campionato è ancora negli occhi di tutti, tant’è vero che prima della partita di Siena sono andato a vedere quanti punti aveva il Bologna a nove giornate dal termine, scoprendo che erano 38 (tre in più di quest’anno), un dato che abbiamo voluto esporre nello spogliatoio (assieme agli articoli dei giornali sull’1-4 subito in casa, contro un Siena ormai salvo, un anno fa). Ma garantisco che quest’anno abbiamo un gruppo serio composto di professionisti eccezionali: non si fanno certi risultati senza un gruppo solido e, se l’unico appuntamento che abbiamo mancato è stato quello di Siena, penso che una partita su quattordici la si posso anche sbagliare.

Vengo al tema dei contratti, partendo dal mio. Mi è stato chiesto nei giorni scorsi da parte della proprietà  di prendere un altro po’ di tempo per valutare il piano industriale che ho proposto: un documento che, pur condiviso nelle linee generiche dal Geometra Renzo Menarini e dal Presindente Francesca Menarini, è in fase di “digestione”. Il tempo che abbiamo davanti non è tanto, perchè la programmazione si fa in questo periodo e io e Salvatori non possiamo portarla avanti se non siamo legittimati da un progetto. Io ho dato alla proprietà  la mia disponibilità  (non è nelle mie intenzioni andare via), dando per scontato che la loro valutazione arrivi il più velocemente possibile. Spero anche che questa dilatazione dei tempi sia legata unicamente alla valutazione del piano, e non ad altre cose a me peraltro non note. Per me la cosa importante è la validazione del piano, non il mio contratto: sarebbe una conseguenza, come anche quello di Colomba, che secondo me e Salvatori deve essere l’allenatore del progetto (non abbiamo cercato nessun altro); la società  sta discutendo il suo rinnovo, sono stati fatti incontri con lui e ce ne saranno altri. Chiaramente il primo obiettivo oggi è arrivare ai 39-40 punti che rappresentano la quota salvezza ed è importante chiudere questa partita in breve tempo, ma tutto il resto è legato al piano industriale: prima si approva il piano, poi si parte ad indicare chi va dentro le varie caselle.

Chiudo confermando che noi siamo solidi, come gruppo: ho un rapporto buono e costruttivo con Salvatori, Colomba e i giocatori, ci parliamo costantemente e siamo convinti che, per quanto sia dura arrivare al nostro obiettivo, dobbiamo farlo quanto prima, cercando di raccogliere punti su tutti i campi e fornendo sempre la prestazione: da questo punto di vista, non penso si possa discutere l’impegno e la voglia da parte di tutti”.

Quanto pensa di dover attendere per conoscere la valutazione del piano industriale da parte della società ?
“Il piano non può essere legato alla salvezza: non possiamo, eventualmente, aspettare maggio per programmare. Possiamo pazientare quindici giorni, così come mi ha chiesto la società , poi però dobbiamo lavorare: non possiamo stare fermi oltre e costruire squadra partendo il 15 maggio, la programmazione si fa nel periodo antecedente e in questo momento non stiamo con le braccia incrociate ma non abbiamo nemmeno la possibilità  di fare delle scelte precise, quindi i tempi non sono dilatabili più di tanto. Oltre questi 15 giorni, è difficile per me assumere la responsabilità  di condurre la nave fuori dal porto, non avendo le risorse di società  come Inter o Milan: dovremo lavorare di professionalità , intuizione, conoscenze e relazioni, operando scelte precise che non possiamo sbagliare. Anche la posizione di Colomba è legata al piano, e non alla salvezza: prima valutiamo gli uomini e la fiducia è legata alla persona, non ai punti in classifica; se siamo convinti che questo allenatore sia giusto per il nostro percorso, non lo mettiamo in discussione: non lo faccio io, non lo fa Salvatori e nemmeno la proprietà . Detto questo, siamo convinti che la squadra si salvi”.

Quanto hanno inciso durata e cifre nella discussione sul rinnovo con Colomba?
“Non credo ci siano problemi a trovare l’accordo con Colomba: c’è la volontà  da parte di tutti di arrivare alla soluzione, compreso il mister, che è una persona disponibile e comprensiva; nessuna delle parti ne sta facendo una questione economica. Anzi, vogliamo che l’allenatore si elevi dal suo specifico ruolo e sia coinvolto anche in aspetti più manageriali e gestionali; Colomba mi è parso motivato e questo per noi è importante: faccio fatica a pensare che non si possa trovare un accordo con lui”.

Come vede i giocatori in questa fase delicata della stagione?
“Hanno voglia di dare una grande soddisfazione ai tifosi e a loro stessi. Per questo ci tenevano particolarmente a vincere a Siena e li avevo visti convinti; forse avvertono un po’ il peso dell’attesa di questi punti salvezza e sono un po’ emotivi, ma solo perchè vogliono fortemente raggiungere questo obiettivo. Sono ragazzi straordinari, un gruppo sano: è stato il gruppo a tirarsi fuori dai guai e sarà  il gruppo a raggiungere la salvezza. Ora andiamo a Milano e sfidiamo l’Inter: chissà , magari passeremo una buona Pasqua, perchè abbiamo una squadra in grado di darci soddisfazioni inaspettate; oggi i giocatori si sono allenati per un’ora in più rispetto al previsto: significa che la squadra sta volentieri in campo a lavorare e questi sono segnali importanti”.

Fonte: bolognafc.it (sito ufficiale)

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