2017

Birsa vuole un’altra salvezza: «La forza del Chievo è il gruppo»

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Ormai uno dei senatori del Chievo Verona, Valter Birsa parla del ruolo del “10” e del prossimo campionato: «Voglio dare un contributo importante»

I «numeri 10» al potere. Valter Birsa è uno dei soci di questo club esclusivo. Il fantasista sloveno ha sposato il progetto Chievo. Convinto che un’altra stagione con Maran possa essere utile a completare il suo processo di crescita. «La nostra sfida è conquistare un’altra salvezza. Spero di dare un contributo importante». Da ex milanista Birsa segue con attenzione il travolgente mercato della vecchia squadra. «Con tutti questi colpi i rossoneri possono lottare davvero per lo scudetto». La Juve sta cercando un 10. «Potrebbe diventarlo Bernardeschi. Negli ultimi due anni questo talento ha fatto un grandesalto di qualità. Ha i colpi del trequartista. E sta cominciando anche a segnare con continuità. C’è un altro italiano che mi piace». A chi si riferisce? «A Berardi. Ha qualità vere. Probabilmente deve ancora completare un suo percorso tattico. Nel Sassuolo mi sembra che faccia quasi la seconda punta. Ma, anche partendo da una posizione più larga, lui è un potenziale numero 10. Può diventare uno dei protagonisti del prossimo campionato». Un altro 10 che merita una riflessione? «Ljajic ha tutti i colpi del trequartista. Può diventare uno dei trascinatori del Torino. Quando è in giornata di vena gli riesce tutto facile». Guardando oltre il nostro campionato chi sono i grandi trequartisti? «Partirei da Messi. Ma lui è un 10 e anche qualcos’altro. Lui è un campione totale. Mi piace Reus del Borussia e guardando al futuro c’è un vero fenomeno che si chiama Asensio del Real. Ha potenzialità incredibili». Birsa ribadisce la sua sfida principale ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”: «Fare una stagione di alto livello. Ma non chiedetemi quanti gol spero di segnare: non lo direi neppure sotto tortura. Fare promesse è sbagliato. Il mister come al solito sta creando un gruppo forte. È il segreto del Chievo. E con queste armi che vogliamo restare ancora in A».

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