2015

Bianchi: «Napoli, i bilanci si fanno alla fine ma a parole non si vince nulla»

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L’ex tecnico azzurro sul momento negativo degli azzurri

“La squadra andrà in ritiro fino al termine del campionato. Nel corso delle settimane abbiamo visto partite di uno squallore non da Napoli. Questa è una città rapace dal punto di vista della bellezza e che offre troppe distrazioni. Si deve cambiare registro, voglio concentrazione, superallenamento e rispetto. Farò bere loro l’amaro calice che ci hanno fatto bere loro nelle ultime 6-7 settimane“. Cosi ha tuonato il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis dopo l’eliminazione dei suoi in Coppa Italia contro la Lazio. Parole che segnano una rottura abbastanza netta con il parco giocatori e con la sua conduzione tecnica e preannunciano una sorta di rivoluzione in estate. Il Terzo posto è distante otto lunghezze, un margine difficilmente colmabile. Si può parlare di flop azzurro? La redazione di Calcionews24 lo ha chiesto ad Ottavio Bianchi, indimenticato ex allenatore azzurro dal 1985/1989 prima dell’ultima partentesi targata 1992/1993.

Fuori dalla Coppa Italia, il Napoli si interroga sul futuro. Secondo lei si può definire negativa la stagione degli azzurri?
«E’ senza dubbio grande la delusione per l’epilogo che sta prendendo, adesso bisogna mantenere alta la concentrazione in campionato, provare l’impresa. E’ chiaro che le ambizioni era completamente diverse, non è facile trovare le ambizioni quando non arrivano i risultati. Bisogna aspettare il finale, prima di trarre i bilanci».

C’è qualche giocatore che sta deludendo di più?
«In questi casi, non si ragiona sui singoli. E’ il gruppo che ha difficoltà e ne risentono tutti i giocatori più importanti».

Il terzo posto è ancora un obiettivo alla portata o bisognerebbe stare attenti a non perdere il piazzamento in Europa League?
«Il campionato del Napoli può essere confrontato con quella della Roma: avevano le mani sull’obiettivo ma si sono lasciati sfuggire gli avversari. I giallorossi hanno messo a rischio il secondo posto e lasciato correre indisturbata la Juventus. Stesso discorso per il Napoli, poteva lottare per il secondo e adesso si trova a recriminare su quello che poteva essere ma non è stato. Purtroppo biosgna viverli certi ambienti per capire cosa non è andato, io ormai sono molto lontano. La Lazio sta meritando i sucessi degli utimi mesi, è la squadra che propone il calcio migliore con la Juventus. Bravo Pioli, la sua Lazio gioca in maniera autorevole».

Ritiro fino a fine stagione ordinato dal Presidente: è la strada giusta in questo momento?
«Non conosco direttamente il Presidente, quindi non so cosa l’ha spinto a questa decisione. Ogni provvedimento punitivo si apre a mille interpretazioni, dire se sia giusto ora non è facile. Attendiamo la fine della stagione, vediamo dove può arrivare questo Napoli».

Può ancora vincere l’Europa League.
«Ha l’organico per farlo, di livello per questa competizione. A parole però non si vince niente, se fanno prestazioni come le ultime la vedo dura».

 

 

 

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