2017
Bessa: «Il debutto in A con la fascia di capitano: un’emozione in più»
«Sono contentissimo e ora impegnamoci tutti per l’obiettivo comune. Pazzini? E’ normale non essere contenti di stare in panchina»
Il coraggio e la personalità dimostrati contro il Napoli nel primo match del campionato fa ben sperare per una stagione di belle sorprese. «Sono contentissimo del rinnovo – dichiara Daniel Bessa, 24enne brasiliano ma con passaporto italiano -. E’ una cosa che volevo da tempo e ringrazio società, mister e compagni per questo. Avere una società che crede in te e sottoscrive un contratto per 4 anni è importantissimo e per questo spero di far bene. Non ho mai avuto dubbi sulla mia permanenza a Verona. In estate avevo detto “vedremo”, ma non mi riferivo alla possibilità di lasciare l’Hellas, l’ho detto perchè non sono l’unico a decidere, c’è anche la società. Ma ora sono molto contento sia arrivata la firma che ha messo la parola fine a questa vicenda».
Domenica è iniziata per lui e per i compagni di squadra una nuova importante avventura: il campionato di Serie A. «Rispetto alla B è un campionato con una livello tecnico più alto e quello agonistico è più forte. Dobbiamo saperci adattare velocemente. E’ vero, abbiamo iniziato la stagione con una sconfitta, ma ricordiamo che avevamo di fronte il Napoli, una delle squadre più forti d’Italia e impegnata anche in Europa. Noi abbiamo fatto la nostra prestazione, per quello che abbiamo dato sono molto fiducioso e tranquillo per la mia condizione e per quella dei miei compagni». Per lui domenica scorsa due novità: il ruolo e, soprattutto, la fascia di capitano.
«Si, il mister mi ha fatto giocare da “falso 9” che non è mio ruolo ma farò quello che mi viene richiesto. Io sono più mio agio a centrocampo, nel ruolo di mezzala dietro la punta, ma se mi viene richiesto di spostarmi anche davanti alla difesa, lo faccio». Il debutto da capitano in Serie A è arrivato dopo cinque anni di attesa. «Sono veramente contento, la fascia mi ha dato un’emozione in più, davvero indimenticabile. Spiace solo che sia avvenuta in una partita chiusa con una sconfitta. Dopo anni di sfortuna credo di essere arrivato pronto alla A e sono contento di esserci». Una Serie A che per Bessa, brasiliano con passaporto italiano, potrebbe portare alla nazionale di Giampiero Ventura. Il ct azzurro pochi giorni prima del campionato ha fatto visita al ritiro dell’Hellas. «Non ho parlato con lui – spiega Bessa – ha fatto le sue valutazioni sul campionato e ha fatto poi gli in bocca al lupo alla squadra. Ma io ora penso solo al Verona, il resto sono discorsi molto lontani».
Molti vedono in Bessa un leader di questa squadra: «Non so se sono pronto ad essere leader – ribatte -, certo ho una personalità forte, rispetto i ruoli, proseguo per la mia strada, ascolto i consigli che ritengo giusti e sono tranquillo sulle decisioni da prendere». Non può mancare, poi, un accenno alla reazione di Pazzini che, dopo aver messo a segno il gol contro il Napoli, avrebbe avuto una reazione di stizza nei confronti di mister Fabio Pecchia per averlo fatto partire dalla panchina. «E’ normale non essere contenti di non giocare, non lo sarei stato nemmeno io, la reazione non l’ho vista e in altri discorsi non voglio entrare. Io gioco per il Verona, Pazzini ne è il capitano, il mio capitano e se vengo chiamato io gioco e faccio quello che mi viene chiesto. Io devo fare il mio gioco per il meglio della squadra».