Hanno Detto
Daniel Bertoni: «Semifinale pari: il Napoli non è più quello di Spalletti, la Fiorentina è meno spettacolare»
Daniel Bertoni, storico doppio ex, ha parlato a La Gazzetta dello Sport della sfida tra Napoli e Fiorentina in Supercoppa
Napoli-Fiorentina, semifinale di Supercoppa di stasera, ha un bel po’ di interessante Argentina in campo. Campione del mondo con la Seleccion nel 1978l Daniel Bertoni negli anni ’80 ha giocato con entrambe le squadre e oggi, su La Gazzetta dello Sport, racconta cosa si aspetta dalla gara.
CHI VINCE – «In 90′ può succedere di tutto fra la Fiorentina e questo Napoli. Ed è meglio che non ci siano i supplementari, almeno i giocatori danno tutto subito per non andare ai rigori. La favorita delle 4 partecipanti comunque è sempre l’Inter, anche se nessuna delle altre deve sentirsi battuta in partenza perché nel calcio 2+2 a volte può fare cinque, non per forza quattro».
NAPOLI E FIORENTINA SONO PARI – «Non c’è una favorita, c’è incertezza totale perché è un altro Napoli rispetto allo scorso anno quando Spalletti ha fatto un capolavoro tattico. Ora sta faticando e anche la Fiorentina non regala più spettacolo come prima».
BELTRAN – «Beltran è cresciuto tanto e può farlo ancora. Farà molto bene. Aveva solo bisogno di tempo per ambientarsi e capire come giocare nel calcio italiano. Il suo punto di riferimento deve essere Lautaro Martinez con l’obiettivo di arrivare il più vicino possibile ai livelli dell’attaccante dell’Inter. Anche Lautaro ha faticato all’inizio e poi è diventato un pilastro».
GIOVANNI SIMEONE – «Senza Osimhen, potrebbe essere lui a trascinare l’attacco. Ha fatto tanta panchina, ma quando è entrato l’anno scorso, ha realizzato gol importanti e ora ha una bella responsabilità perché ha l’occasione di dimostrare di essere l’uomo in grado di trascinare i suoi alla vittoria di un trofeo».
MARTINEZ QUARTA – «É fortissimo e può cambiare le partite come un attaccante, in ogni momento. Ho sempre creduto in questo giocatore e non sono stupito dalla sua esplosione, però è importante che abbia la fiducia costante dell’allenatore ed essere sempre titolare. Italiano non lo deve togliere mai».