2017

La Juve trova il suo sesto uomo: Bernardeschi diventa il vice-Dybala

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Bernardeschi sostituirà l’argentino nei momenti di maggiore criticità, in uno scenario che ricorda molto l’universo dell’NBA

Chi si aspettava al momento dell’acquisto un Bernardeschi titolare con la maglia della Juventus, dovrà di sicuro ridimensionare il proprio pensiero. Allegri sembra avere infatti individuato la collocazione ideale in campo per il gioiello di Carrara, forse vero punto debole anche a Firenze per un giocatore dai mezzi tecnici sconfinati e dal talento cristallino. Doveva essere lui il nuovo 10 della Juve (salvo poi optare per il 33 con la scelta societaria di stampare il numero dei grandi fantasisti sulle spalle di Paulo Dybala), sarà lui il numero 10 della Juve, ma solamente in campo e part-time, in una stagione in cui la Juve supererà di gran lunga le 50 partite, dove si giocherà una volta ogni tre giorni e soprattutto dove Dybala dovrà viaggiare per gli impegni con la Seleccion per oltre diecimila chilometri.

La storia recente del calcio europeo ci ha insegnato che per alzare trofei occorrono numerosissime energie extra dalla panchina e la dirigenza bianconera sembra aver indirizzato addirittura l’intera campagna acquisti su questo leit motiv: Douglas Costa e Cuadrado si alterneranno più volte nel corso della stagione, così come Howedes servirà per aiutare Rugani nel suo percorso di crescita, ed infine Bernardeschi sarà sia l’alternativa a Dybala quando l’argentino dovrà tirare il fiato sia il cambio sull’esterno quando servirà aggiungere sul terreno di gioco qualità nell’uno contro uno. Un ragionamento, quello della Juventus, che sembra quasi porre le radici nel mondo NBA, dove alla fine dell’anno il migliore uomo della panchina (il cosiddetto “sesto uomo”) riceve un prestigioso premio individuale.

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