2018

Bernardeschi: «Vi racconto Cristiano Ronaldo, il migliore. Sousa decisivo per me»

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Federico Bernardeschi, centrocampista della Juventus, ha parlato a Tuttosport del suo momento, di Ronaldo e di tante altre cose

Lunga intervista a Federico Bernardeschi. Il calciatore della Juventus ha parlato a Tuttosport, raccontando il mondo Juve, dopo «un ragazzo intelligente può diventare uomo se capisce che ha tutto a disposizione per migliorarsi come persona e come atleta». Nella crescita di Berna sono stati determinanti tanti fattori, anche Paulo Sousa che «mi ha detto un giorno: investi su te stesso ogni giorno, ogni minuto non deve passare senza che tu non faccia qualcosa per migliorarti». Il jolly offensivo della Juve, uno dei migliori in questo avvio, ha parlato di Cristiano Ronaldo, elogiandolo: «Ho sempre pensato fosse il più forte al mondo, l’ho sempre preferito a Messi. Quello che ho scoperto è che è anche una persona eccezionale: un ragazzo umile e con un straordinaria positività, che trasmette a tutto l’ambiente, è contagiosa. La Juve non aveva niente da imparare da nessuno sotto l’aspetto della mentalità vincente ma lui ha portato qualcosa in più. Basta vederlo a Valencia: ha vinto tutto e si è messo a piangere per l’espulsione, la dice lunga sulla sua passione».

Prosegue Berna raccontando la presenza di CR7 nello spogliatoio: «Avere vicino Ronaldo è un esempio per un ragazzo giovane, anche in una grandissima squadra come la Juve. Devi essere intelligente, ti stai allenando con il più forte al mondo, è una fortuna: devi prendere spunto da come si allena, devi cercare di rubare qualche dettaglio e farlo tuo. E’ come cavalcare l’onda, a me ha aiutato e sta aiutando. E’ un esempio da seguire, ovviamente restando fermo sulla tua personalità e i tuoi obiettivi». Bernardeschi ha parlato molto bene di Mandzukicsembra un orso ma scherza e ride con tutti»), di Chielliniè sempre meglio averlo con sé»), di Buffoncon lui se ne è andato un uomo di grande carattere, che ha fatto la storia del club. Bisogna dirgli solo grazie per quello che ha lasciato al club, ai giocatori») e di Allegrimi trovo molto bene con lui»). Il giocatore numero 33 ha parlato anche dei suoi modelli di riferimento: «Mi piaceva un sacco Shevchenko, poi i numeri 10 italiani, da Baggio a Del Piero, Totti… era bello vederli giocare. Ed era bello vedere giocare Toni, Mutu, Jovetic quando facevo il raccattapalle a Firenze».

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