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Bernardeschi svela: «Astori sempre con me. A 16 anni ho rischiato di smettere»

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Federico Bernardeschi, esterno d’attacco della Juventus, ha parlato dei suoi inizi, dei problemi e della morte di Davide Astori

Federico Bernardeschi si è raccontato al The Players Tribune. Il giocatore della Juventus, ora ha 24 anni, ma a 16 anni ha rischiato di smettere. Ecco le sue rivelazioni: «Stavo per entrare nella Primavera della Fiorentina e durante gli accertamenti di rito mi fu diagnosticato un portiere al cuore, avevo il cuore allargato. Sono stato fermo per 6 mesi, fu il periodo più brutto della mia vita. Non ci volevo credere e in più mi trovavo da solo in una nuova città, senza sapere cosa fare. Con alcuni cambiamenti alimentari e con una medicina sono riuscito a risolvere il problema. Si è trattato di un ostacolo che mi ha fatto maturare e che mi ha portato a godermi maggiormente i successi».

Berna ha parlato poi della prematura scomparsa di Davide Astori: «Quando mi sono trasferito alla Juventus ho pensato a lui molto spesso. Prima di cambiare squadra ho chiesto consigli a colui che era il mio capitano, il mio punto di riferimento. Gli ho parlato prima di andarmene, non è stato facile ma lui ha capito. Ogni volta che segnavo un gol alla Fiorentina ricevevo una mail del nostro fotografo per pubblicarla sui social. Il primo ad abbracciarmi era sempre Davide.Alcune settimane dopo la sua morte, mi sono tatuato il suo numero accanto all’Ave Maria. Ora, ovunque io vada, lui è con me, protetto per sempre». Berna ha parlato dell’esperienza alla Juve: «Qui la vittoria è un’ossessione e anche per me è così adesso. Questo è un club diverso dagli altri e vestire questi colori mi rende orgoglioso».

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