2015
Berlusconi si arrende: Milan in vendita
Sarà un Milan all’orientale: sfida tra Lee e Taechaubol
Rappresentante di una cordata di imprenditori interessati ad acquisire le quote societarie del Milan, Richard Lee ieri sarebbe stato ricevuto dal patron Silvio Berlusconi ad Arcore. Ospite il 26 ottobre dell’anno scorso a San Siro in occasione della sfida contro la Fiorentina, l’uomo d’affari di Hong Kong potrebbe aver gettato le basi per qualcosa di molto più grosso delle collaborazioni commerciali. Stando a quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, Lee potrebbe rappresentare Zong Qinghou, presidente di Wahaha Group, o Mr. Pink. Si è aperto, dunque, un derby orientale per il Milan, perché il thailandese Bee Taechaubol resta in corsa: quest’ultimo ha infatti siglato un protocollo di intesa non vincolante per acquisire il 30% delle quote con successivo passaggio al 51% e la prossima settimana sarà in Italia.
DERBY ORIENTALE – La sensazione, però, è che la situazione si stia evolvendo più velocemente: i cinesi stanno cercando di battere la concorrenza. Berlusconi avrebbe poi confermato l’intenzione di vendere il 75% del Milan anche nell’incontro con i rappresentanti delle comunità italiane all’estero. Per il 75% si parla di 1-1,5 miliardi di euro e la garanzia che Barbara Berlusconi resti amministratore delegato, mentre secondo Tuttosport il 70-75% dovrebbe essere valutato intorno ai 450-500 milioni. La smentita categorica di ieri cozza con la due diligence, l’analisi dei conti e dei bilanci, che è in corso da parte di entrambe le cordate: è stato già dato l’accesso alla data room, che permette una analisi più approfondita che si chiuderà tra fine aprile e inizio maggio, poi serviranno altre due-tre settimane per eventuali proposte.
PRESSING – Nel frattempo Berlusconi deciderà se partire dalla cessione del 25-30% delle quote che porti poi alla maggioranza in un paio d’anni o cedere subito la maggioranza. Di certo ha fretta, perché prima dell’estate dovrà versare 300 milioni per l’aumento di capitale, investimento che vorrebbe evitare. Aprile sarà un mese decisivo, del resto in quella fase sono attese novità anche sul fronte stadio dalla Fondazione Fiera.