Con Llajic sconnesso dal contesto Toro e Niang ai margini, Berenguer si fa spazio nelle gerarchie di Sinisa Mihajlovic

Enrique Martín Monreal, tecnico che ha svezzato Alejandro Berenguer ai tempi dell’Osasuna, non ha mai avuto dubbi sulle immense qualità del suo allievo. E prima dell’approdo in Italia gli ha dato una singolare benedizione, definendolo «secondo soltanto a Neymar». Un’investitura non certo banale, che ha caricato di aspettative l’arrivo di Berenguer al Toro, ma che almeno serve a inquadrare la purezza del talento dell’ala spagnola. Il periodo di ambientamento sotto la Mole, agevolato dai consigli di Salvatore Sirigu (suo compagno l’anno scorso all’Osasuna) e supportato dall’aiuto con l’italiano fornito da Iago Falque, sta per essere ultimato con successo. Il gol contro la Lazio nell’impresa dell’Olimpico lo ha riabilitato anche agli occhi di Sinisa Mihajlovic, che ha visto finalmente un giocatore pronto a irrompere nei tatticismi del calcio italiano. Ma gli ha innanzitutto tolto la fastidiosa etichetta di oggetto misterioso per i tifosi, che ora iniziano ad apprezzarlo.

ALLA LJAJIC – La seconda chance concessa da Mihajlovic contro il Napoli non ha prodotto gli stessi risultati, ma ora Berenguer è da considerare a tutti gli effetti una prima scelta. A maggior ragione dopo le bizze di Ljajic, ancor di più per via dell’indolenza di un Niang decontestualizzato dall’ambiente Toro. E contro la Roma in Coppa Italia lo spagnolo potrebbe esser schierato dall’inizio per la terza volta di fila. Berenguer ha già un possibile derby contro la Juve nel mirino. E in un’intervista a Marca ne ha parlato, immaginando la gioia di segnare al mostro sacro Gigi Buffon: «Se dovessi fargli gol, conserverò la maglietta inquadrandola e mi ricorderò di quel giorno per tutta la vita – ha spiegato l’ala classe ‘95 -. La gente vive il derby di Torino con grande trasporto, dentro e fuori dallo stadio. Vogliamo vincere la prossima sfida contro la Juve e daremo il massimo per riuscirci».

CHANCE – Come ricorda “Tuttosport”, Berenguer si augura che l’occasione arrivi già in Coppa Italia, al netto del fatto che lì Allegri schieri Szczesny al post di Buffon. Anche da un messaggio del genere si legge fra le righe  l’importanza di una competizione spesso bistrattata sulla sponda granata di Torino. Ma soprattutto la volontà di affrontare la Juve con una diversa consapevolezza rispetto al match d’andata in campionato. Un eventuale quarto di finale di Coppa Italia sarebbe l’occasione perfetta per consumare la vendetta. E può anche diventare il momento ideale per la consacrazione con la maglia del Toro di Berenguer. Che non sarà Neymar, ma è pur sempre una grande risorsa che i tifosi vogliono continuare a scoprire.