2018

Bentancur si racconta: «Allegri è speciale, ma quanto grida!»

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L’intervista di Bentancur al mensile Calcio 2000. Il centrocampista uruguaiano della Juventus racconta il suo arrivo a Torino e l’accoglienza ricevuta dai ‘senatori’ e dal gruppo sudamericano

Rodrigo Bentancur compirà 21 anni il prossimo 25 giugno, quando sarà finita la sua prima stagione con la maglia della Juventus. Il centrocampista uruguaiano, arrivato in bianconero dal Boca Juniors, ha raccontato i primi momenti di emozione all’arrivo a Torino: «Già sull’aereo ero nervosissimo. Sono arrivato in hotel e mi ricordo che sono andato a comprarmi una camicia per essere pronto per la mia prima giornata da bianconero. Quando arrivi qui, capisci subito che sei in un grande club. Io, per fortuna, arrivo dal Boca, un club dove, come qui alla Juventus, devi sempre vincere trofei, non puoi fare altro. Quello che mi ha colpito è stato l’atteggiamento dei giocatori bianconeri, il modo in cui si allenano, l’impegno che ci mettono, la voglia… Mi è piaciuto molto anche il centro sportivo, davvero all’avanguardia» le parole ai microfoni del mensile Calcio 2000.

Com’è stato l’impatto per un giovane 20enne sudamericano in un nuovo continente e in una città come Torino«A livello di squadra, sicuramente il gruppo di sudamericani mi ha subito accolto alla grande. Devo dire che i vari Buffon, Chiellini, Barzagli e Marchisio mi hanno fatto sentire subito a casa» afferma Bentancur, per poi soffermarsi ad elogiare il capitano bianconero: «No, non credo abbia veramente 40 anni. È qualcosa di unico, fantastico, incredibile. Quando è tornato in campo e ha parato il rigore, in Coppa Italia, contro l’Atalanta è stato un momento da ricordare. Quello che mi fa impazzire di lui è che è sempre sorridente, pronto a lavorare e a darti una mano. La prima volta che l’ho incontrato, mi ha dato la mano e mi ha salutato con il mio nome. Ero sorpreso, un fuoriclasse come lui sapeva il mio nome. È bellissimo averlo nello spogliatoio come compagno di squadra».

Infine, l’ex Boca parla del proprio tecnico Massimiliano Allegri: «Ho un rapporto speciale con lui. Mi sta aiutando tantissimo nella mia crescita professionale. Mi ha fatto sentire subito importante, mi ha dato una fiducia incredibile. Un difetto? Grida molto (ride, ndr)». Chiusura sugli obiettivi stagionali e non: «Il primo obiettivo è vincere tutto quello che si può con la Juventus. Voglio provare a vincere Champions League, Scudetto e Coppa Italia. Poi, ovviamente, c’è il Mondiale. Mi esalta la possibilità di giocare un Mondiale a 21 anni, sarebbe fantastico. Spero che se ne avverino il più possibili di questi sogni».

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