2015

Benitez scalda Insigne: «Potrebbe giocare domani. Napoli ancora immaturo»

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L’allenatore spagnolo in conferenza: «Rinnovo? Incontrerò presto De Laurentiis»

«Presto, nelle prossime settimane, incontrerò il presidente e con lui decideremo cosa fare del nostro futuro». Rafa Benitez spegne le voci circa un possibile addio al Napoli, alla vigilia del match con la Roma. Il tecnico, intervenuto in conferenza stampa, apre le porte a Lorenzo Insigne: «Mi ha impressionato in settimana, ha disputato degli ottimi allenamenti. Non so se sarà impiegabile dal primo minuto, una partita è sempre diversa da un allenamento. Ma Lorenzo sta molto bene, come Zuniga. Higuain? Penso sia pronto, anche se è arrivato in ritardo dagli impegni con la Nazionale».

PROBLEMA TRASFERTE – Nelle ultime tre gare lontane dal San Paolo, però, i partenopei hanno faticato molto: «La squadra – prosegue l’allenatore spagnolo – non ha saputo reagire agli episodi negativi, perché manchiamo ancora di maturità. Quando qualcosa ci va storto, non sappiamo reagire. Se giochiamo come all’andata o come contro l’Inter, possiamo andare a Roma e vincere. Callejon? E’ il giocatore che corre più di tutti, che scatta più di tutti: nell’ultima partita ne ha fatti 33, contro i 20 di Higuain. Manca un po’ di fortuna sotto porta, ma il suo apporto c’è ed è importante».

TRE FRONTI – Una gara quasi decisiva, per gli azzurri: «E’ una partita importante, credo che mancano tante partite e tanti punti da qui alla fine del campionato. Nel finale di stagione abbiamo gare che possiamo vincere, ma l’importante è far bene in questi due mesi. Ci saranno tante prove difficili: al San Paolo arriveranno Sampdoria e Fiorentina. Noi stiamo bene, comunque, e siamo pronti a giocarcela. Saranno settimane molto dispendiose, visto che abbiamo la fortuna di poter giocare ancora su tre fronti. Chi gioca meno, sa che comunque dà una mano importante. Ho fiducia in tutti, la squadra dal punto di vista mentale è pronta. Dobbiamo mantenere equilibrio e giocare con tranquillità, il campionato è ancora lungo».

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