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Rafa Benitez: «Anche chi NON VINCE è bravo: a EURO 2024 lo è stato Rangnick. Il futuro di YAMAL dipende da un aspetto. Inter, Milan, Juve, Roma e Napoli: ecco cosa penso della NUOVA STAGIONE»

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Le parole di Rafa Benitez, allenatore spagnolo, sugli Europei 2024 e la prossima Serie A. Tutti i dettagli

Rafa Benitez noi italiani lo conosciamo bene e lui conosce bene noi. Al Corriere della Sera ha raccontato l’Europeo e la Serie A, leggendo nel presente e nel futuro.

LA FINALE SPAGNA-INGHILTERRA«Diciamo che squadre come Germania, Austria e Svizzera hanno fatto molto bene, ma non hanno giocatori di qualità sufficiente per vincere. Questo fa la differenza. La Francia o l’Italia saranno sempre grandi potenze calcistiche. E poi non scordiamo il Sud America: Brasile, Argentina, l’Uruguay e la Colombia sono sempre stati un riferimento in termini di sviluppo dei giocatori e competizione».
YAMAL PUO’ FARE LA STORIA«Troppo presto per dirlo. Ha ottime possibilità per diventare un grande giocatore, anzi lo è già, ma per esserlo per molti anni devi vedere come lui e il suo ambiente si evolvono a livello emotivo, come lui e coloro che lo circondano lo influenzeranno, come sapranno gestire il successo, in un modo o nell’altro».
LE SORPRESE DELL’EUROPEO «Austria, Svizzera, Germania, oltre alle semifinaliste. Calafiori. I bravi allenatori spesso passano inosservati perché le loro squadre non vincono. Rangnick, con l’Austria, ha giocato come voleva giocare e lo ha fatto bene».
LA SERIE A«Le italiane hanno fatto molto bene in Europa. La Premier ha strapotere economico, ma il calcio italiano è sempre stato competitivo e continuerà ad esserlo».
IL NAPOLI DI CONTE«Buon allenatore, buona squadra e una tifoseria che lo sosterrà fin dall’inizio. Può tornare a vincere».
INTER E MILAN«L’Inter ha la rosa migliore in questo momento, ma il Milan ha fatto molto bene con Pioli e può recuperare quel livello. Non dimentichiamo la Juve, che sarà sempre forte, e la Roma, che in questi mesi è migliorata tantissimo. Ci sarà da divertirsi».
IL SUO FUTURO«Ho più esperienza, mi piace competere per qualcosa e allo stesso tempo migliorare i giocatori, quindi aspetto una nuova sfida, un progetto vero e proprio. Contano le sfide, non i soldi».

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