2018
Benevento, De Zerbi a tutto tondo: «Il mio calcio, equilibrato ma moderno»
Roberto De Zerbi, allenatore del Benevento, ha parlato della sua idea di calcio a La Gazzetta dello Sport
Il Benevento di Roberto De Zerbi, raccontato dal suo stesso allenatore. Intervenendo nella redazione de La Gazzetta dello Sport, l’allenatore dei giallorossi ha parlato così del suo modo di fare calcio: «Non mi vergogno di quello che faccio. Ricerco un calcio equilibrato ma con modalità difensive non tradizionali. Se si fa partire il gioco dal basso i vantaggi sono maggiori, la palla deve arrivare in avanti pulita, non alta e sporca. I colpi di gennaio del Benevento? Sagna e Sandro su tutti, poi Diabaté, un vero colpo del presidente».
L’allenatore giallorosso ha poi proseguito: «Il mio calcio simile a quello di Zeman? Lui è un grande maestro, ma la sua idea è quella di un gioco più verticale e codificato, io preferisco un possesso palla prolungato. Siamo agli opposti. Il talento? Non si allena, mentre sulla tecnica lavoro tantissimo. Anche se l’aspetto tattico per me può essere più importante. L’allenatore da cui ho preso di più? Pasquale Marino, ho lavorato con lui nel 2003 (a Foggia, ndr) e già allora proponeva qualcosa di nuovo».
De Zerbi ha poi parlato degli allenatori che stima di più, toccando poi anche l’argomento ct e Nazionale: «Guardiola è di un’altra categoria, la massima espressione del calcio. Poi Bielsa, Gasperini, Tuchel, Luis Enrique, Sousa, che ho votato per la ‘Panchina d’oro’, Spalletti, Sarri, Giampaolo. Chi metterei come ct dell’Italia? Di Biagio è all’altezza del ruolo, ppi Mancini, Ancelotti e Conte, con progetti diversi, sarebbero tecnici ideali».