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Flop Belgio, i dissidi interni e le lacrime di Lukaku: Martinez, la fine di un ciclo

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Il Belgio esce dai Mondiali ed è il primo vero flop di questa edizione, non l’unico, ma in un girone che lo vedeva tra le favorite non è riuscito a qualificarsi

Da possibile sorpresa a flop Mondiale, il passo è breve soprattutto per il Belgio. Secondi nel ranking FIFA e terzi negli ultimi Mondiali del 2018, stavolta qualcosa non ha girato per il verso giusto. Alla vigilia della rassegna iridata c’erano tutte le carte in regola per indicare i Diavoli Rossi come sorpresa del torneo, invece poi le partite hanno consegnato un’altra amara verità.

L’eliminazione pesa tanto in un movimento che non ha saputo cambiare negli anni ed è rimasto legato ai giovani terribili che hanno portato il Belgio sul tetto del ranking. I dissidi interni non hanno aiutato viste le dichiarazioni di Mertens e Vertonghen in contro tendenza. Il Ct Martinez non ha saputo cambiare e non ha creato il gruppo per far sì che il Belgio potesse essere la vera sorpresa del Mondiale. Al netto degli errori di Lukaku, le colpe non sono solo le sue.

L’attaccante dell’Inter arrivato in Qatar a mezzo servizio è mancato tanto alla squadra. Nonostante la vittoria della prima giornata, pur non meritando contro il Canada e poi la sconfitta contro il Marocco. Dentro o fuori contro la Croazia non ha aiutato nella tranquillità. Le occasioni ci sono state ma non sono state sfruttate dal Belgio e da Romelu che alla fine della partite chiude in lacrime spaccando letteralmente la panchina. Belgio è finito un ciclo e Martinez si è dimesso da Ct.

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