2013
Bayern Monaco, Ribery: «Voglio il Pallone d’Oro»
«Il calcio è la mia rivincita e con Guardiola sono al top, ma non dimentico lincidente al viso e la povertà»
BAYERN MONACO RIBERY – Miglior giocatore della stagione scorsa secondo la UEFA, un incubo per i difensori, Franck Ribery è uno dei principali candidati alla vittoria del Pallone d’Oro. La fantasia del fuoriclasse francese del Bayern Monaco al potere: «Sono ad un livello mai toccato nella mia carriera. Quello che sono adesso è il risultato di un’infanzia difficile, non avevamo soldi, non avevo le possibilità dei miei coetanei, ma mio padre ha sempre lavorato duro per farci crescere, tutti i miei famigliari mi hanno aiutato. Avevo due anni quando ho sfondato il vetro di un’auto con la faccia, ho questa cicatrice in viso da sempre. Non era facile per un bambino crescere così, fra gli sguardi strani degli amici e degli adulti. Mi sono formato il carattere, la tecnica è sgorgata sul cemento dei cortili della periferia, mi sono messo in discussione da subito e sono arrivato fino qua, in uno dei club più prestigiosi del mondo e con la vista sul Pallone d’oro. Ma sono rimasto semplice perché so quanto ho sofferto e chi devo ringraziare. Sono quasi più felice per loro che per me», ha raccontato Ribery ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”.
FRANCIA – Ribery ha poi provato a spiegare perché nel suo Paese non è benvoluto come in Germania: «Ci sono state delle incomprensioni con i tifosi francesi, adesso dopo l’Europeo penso che il feeling sia tornato ai livelli del 2006. Ma non mi intristisco se non piaccio a qualcuno, mi accontento di quello che mi danno a Monaco. Quando avevo dei momenti bui al Bayern tutti mi hanno sostenuto. Ho avuto problemi con Van Gaal: lui non è un allenatore scarso, però c’erano rapporti difficilissimi. Poi tutto è finito: da un paio d’anni ho trovato un livello eccellente fra fisico e mente».
BAYERN MONACO – Poi su Guardiola e la forza del Bayern Monaco: «Uno dei migliori di sempre nella mia carriera. Pep mi dice sempre di cercare la chance, mi ha dato più fiducia davanti alla porta. Io non sono un egoista, gioco spesso per gli altri, però adesso segno di più. Il nostro segreto? Solidarietà totale. Tutti stanno dalla stessa parte e riusciamo ad accontentare tutti, anche i giornalisti. I tifosi vedono che questa squadra si esprime per il suo valore. E’ fantastico».
ITALIA… AMARA – Ribery ha poi ricordato alcune sfide legate all’Italia: «Due sconfitte: quella in finale con l’Inter, in Champions, e quella del Mondiale. La prima è stata la più dolorosa, ero a terra perché era stato un anno complicato e in quella partita non avevo potuto giocare causa squalifica. La seconda fu una grande delusione però ero giovane, pensavo di aver la possibilità di rifarmi, ma una rivincita a quel livello con gli azzurri non è ancor arrivata».
PALLONE D’ORO – «Mi piacerebbe vincerlo perché gioco bene da qualche stagione, sono più decisivo e performante, perché con il Bayern abbiamo vinto tutto, perché sono cambiato nella mia carriera e per la maniera in cui sono uscito dalle difficoltà, nella vita e nello sport. E perché lo meritano mio padre, mia moglie, il mio club», ha aggiunto Ribery.
NESSUNA ILLUSIONE – E poi giura amore al Bayern Monaco: «Sono il più felice del mondo al Bayern, spero di finire la carriera qui».