Gufata Bayern: «Juventus, qui è la fine»

I tedeschi ricordano anche il filotto di nove vittorie in casa in Champions

Simpatici questi tedeschi… A poche ore dal big match che vale il passaggio del turno degli ottavi di finale di Champions League, il Bayern Monaco prova ad incutere timore alla Juventus tramite un tweet che, nella teoria, dovrebbe suonare quasi come un monito. Con l’immagine di Manuel Neuer che impera sull’Allianz Arena, infatti, il Bayern ha scritto: «Qui è la fine». Il riferimento, per niente casuale, è all’ormai storico motto della Juventus, “Fino alla fine”. La frase è presente persino nell’immagine, ma cancellata da una bella X sopra, come a dire che quel motto, in fin dei conti, questa sera varrà ben poco per i bianconeri. L’immagine è stata re-twittata dal profilo ufficiale della squadra tedesca, che ovviamente, in questo modo, ha provato in maniera simpatica (ma non troppo per gli juventini, ci scommettiamo) ad incutere un minimo di paura ai giocatori bianconeri dopo il 2 a 2 dell’andata che, almeno per il momento, pone sicuramente i bavaresi in una condizione di vantaggio (anche al netto delle tante assenze juventine). 

BAYERN: CAMMINO DI MORTE – Il Bayern Monaco, tra le altre cose, sul suo profilo ufficiale ha voluto anche ricordare il cammino che finora ha portato la squadra agli ottavi di finale di Champions, ma non è tutto: nelle ultime nove partite in Europa, dall’anno scorso a quest’anno, il Bayern in casa non solo non ha mai perso, ma ha sempre vinto, facendo fuori nell’ordine avversarie del calibro di Olympiacos, Arsenal, Dinamo Zagabria, Barcellona, Porto, Shakhtar Donetsk, CSKA Mosca, Roma e Manchester City. Nove partite, tutte vine all’Allianz Arena e, ovviamente, la speranza che questa sera possa arrivare la decima consecutiva. Finora tra le mura amiche il Bayern Monaco ha un bottino di trentasei gol segnati (una media di quattro gol a partita, per capirci) ed appena quattro reti subite (cioè meno di un gol subito ogni due partite di Champions in casa). La Juventus è chiamata all’impresa, non ci voleva un tweet per capirlo.